In diverse occasioni Papa Francesco ha dedicato alcune delle sue riflessioni sull’importanza dell’Angelo Custode, la cui festa viene celebrata il 2 Ottobre in tutta la Chiesa Cattolica.

Abbiamo raccolta 4 di queste riflessioni di Papa Francesco che posso servirci per migliorare il nostro rapporto con il nostro Angelo Custode.

1) L’Angelo Custode non è una dottrina fantasiosa

Nel 2014, Papa Francesco, durante la consueta omelia a Santa Marta, ha affermato che l’Angelo Custode non è una dottrina fantasiosa ma un compagno che Dio ci ha posto accanto nel cammino della nostra vita.

“Cacciare via il compagno di cammino è pericoloso, perché nessun uomo, nessuna donna può consigliare sé stesso. Io posso consigliare un altro, ma non consigliare me stesso. C’è lo Spirito Santo che mi consiglia, c’è l’angelo che mi consiglia. Per questo, abbiamo bisogno. Questa non è una dottrina sugli angeli un po’ fantasiosa: no, è realtà. Quello che Gesù, che Dio ha detto: ‘Io mando un angelo davanti a te per custodirti, per accompagnarti nel cammino, perché non sbagli’”.

2) Gli Angeli lottano contro il demonio

Il 29 settembre del 2014, il Papa, parlando a Radio Vaticana ha detto che Satana ci presenta le cose come se fossero buone, ma la sua vera intenzione è quella di distruggere l’uomo; gli angeli sono quelli che lottano contro il demonio e che, quindi, ci difendono.

“Gli angeli ci difendono: difendono l’uomo e difendono l’uomo-Dio, l’uomo superiore, Gesù Cristo, che è la perfezione dell’umanità, il più perfetto». È per questo che «la Chiesa onora gli angeli, perché sono quelli che saranno nella gloria di Dio — sono nella gloria di Dio — perché difendono il grande mistero nascosto di Dio, cioè che il Verbo è venuto in carne».”

3) Per poter ascoltare il nostro Angelo Custode dobbiamo essere docili

Il 2 ottobre del 2015 Papa Francesco ha detto nella sua omelia alla Domus Santa Marta che “il cristiano deve essere docile allo Spirito Santo. La docilità allo Spirito Santo incomincia con questa docilità ai consigli di questo compagno di cammino”.

Per essere docili, ha consigliato il Santo Padre, bisogna farsi piccoli, come bambini. “Chiediamo oggi al Signore la grazia di questa docilità, di ascoltare la voce di questo compagno, di questo ambasciatore di Dio che è accanto a noi nel nome Suo, che siamo sorretti dal suo aiuto.”

4) Bisogna rispettarlo e ascoltarlo

Nella stessa omelia il Pontefice ha affermato che l’Angelo Custode “È sempre con noi!” e che il Signore ci consiglia di avere rispetto della sua presenza, di ascoltare la sua voce perché ci dà dei consigli.

Quando sentiamo quell’ispirazione: ‘Ma fa questo… questo è meglio… questo non si deve fare…’. Ascolta! Non ribellarti a lui”.

L’Angelo custode ci difende sempre e soprattutto dal male, assicura Francesco. Talvolta, osserva, “pensiamo che noi possiamo nascondere tante cose”, “cose brutte”, che alla fine verranno comunque alla luce. E l’Angelo, dice, è lì “per consigliarci”, per “coprirci”, esattamente come farebbe “un amico”. “Un amico che noi non vediamo, ma che sentiamo”. Un amico che un giorno “sarà con noi in Cielo, nella gioia eterna”

E voi che rapporto avete con il vostro Angelo Custode?

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