Perchè i Cattolici temono il Venerdì 13?

In molti credono che il Venerdì 13 sia un giorno “maledetto” o comunque poco fortunato.

Ma qual’è la sua origine?

L’origine di questa paura è nata un venerdì 13 del 1307, dal re francese Filippo IV, che iniziò una brutale persecuzione contro l’Ordine dei Templari, che provo l’arresto massivo dei suoi membri, tutti innocenti.

Da qui l’idea che il Venerdì 13 sia un giorno maledetto.

Un’altro fatto storico che potrebbe aver provocato il rifiuto verso questa fatidica data può essere addirittura quello dell’Ultima Cena. Qui c’erano 13 commensali, Gesù e i 12 discepoli, e dopo la quale avvenne appunto la Crocifissione, un Venerdì Santo.

Ma allora vale la pena avere paura di questo giorno? E’ una paura fondata o infondata?

Questa in gergo cattolico viene chiamata superstizione, una credenza che non ha alcun fondamento razionale e che che consiste nell’attribuire un carattere magico o soprannaturale a determinati fatti o nel pensare che determinati avvenimenti portino buona o cattiva sorte alle persone.

La superstizione è un peccato contrario al primo comandamento della legge divina che ricordiamo è “Amerai il Signore con tutti il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”.

Essa attribuisce a delle date, a dei giorni, a dei posti, a delle persone o ad alcune situazioni un potere soprannaturale superiore a quello di Dio stesso.

Delle volte anche noi cattolici possiamo ricadere in queste tentazioni. Ma in realtà ci dovremmo preoccupare piuttosto di come stia procedendo il nostro rapporto con Dio, Nostro Padre, di come riportiamo nelle nostre vite l’amore che Dio prova per noi.

In sintesi, ciò che deve smuovere il cristiano non deve essere il timore o la paura ma l’amore verso Dio. Questo è ciò che deve animare il nostro vivere quotidiano, le nostre parole, il nostro corpo, in breve, tutto il nostro essere.

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