Don Massimo: dall'Odio al Perdono verso il Padre Violento
Don Massimo: dall’Odio al Perdono verso il Padre Violento. Questa profonda testimonianza è stata offerta dal sacerdote durante il primo di cinque incontri, organizzati dalla Diocesi di Roma, intitolati “Cosa c’è di allegro in questo maledetto paese? I Promessi Sposi romanzo della misericordia”!
Don Massimo: dall’Odio al Perdono verso il Padre Violento
Don Massimo, sacerdote di 51 anni, è figlio di un papà violento, che lo ha umiliato per tutta la vita. “Sono figlio di un padre brutale e bestiale, un uomo da cui ho ricevuto per tutta la vita solo pugni, calci e insulti. Papà mi sconvolse fino a distruggermi e quando non potè più alzarmi le mani addosso, iniziarono le violenze psicologiche, i ricatti e le minacce” ha raccontato.
La Malattia del Padre e la Rabbia del Figlio
“La parola papà non ha mai significato nulla per me. (…) Il giorno in cui gli fu diagnosticato un cancro in fase avanzata ero in ospedale con lui. Mi comandò di stargli vicino come se fosse un mio dovere. Mi sentivo come un cane legato alla catena (…). Dissi cose irripetibili a mio padre nel giorno in cui iniziò il suo calvario. (…) Offendendo mio padre voltai le spalle a Dio, ero stanco di portare sulle spalle quella croce”.
La Vocazione Sacerdotale
Ma in quel buio accade ciò che Massimo non avrebbe mai immaginato: la vocazione sacerdotale. Lui sognava una famiglia, invece Gesù ha parlato al suo cuore. Quando il padre viene a saperlo lo caccia di casa bestemmiando. E dopo l’ordinazione i suoi atteggiamenti sono diventati ancora più spietati. Per molti anni il silenzio e la lontananza.
Il Miracolo della Compassione
“Il miracolo avvenne una mattina di gennaio, uscimmo dall’ospedale, lo accompagnai a casa. Papà aveva capito che il tempo stava per scadere. Lo fissai intensamente, parlammo per venti minuti, cominciai a provare qualcosa di sconosciuto. Per la prima volta amavo mio padre. Papà ricambiò lo sguardo e finalmente mi sono sentito voluto bene da lui. Lo guardai a lungo, non provavo più odio nei suoi confronti, come se tutto il male non ci fosse mai stato”.
“Qualcuno all’improvviso mi accarezzò, come fa il vento caldo d’estate: era il mio Signore. Ho sentito solo compassione mentre papà moriva (…) senza meriti la misericordia venne a visitarci (…) Papà mi è apparso bello come il sole, amabile, perché la misericordia è il miracolo della vista ridonata a un cieco. (…) Perché il problema della vita non è che devono cambiare le cose, non è vedere cose nuove, ma vedere nuove tutte le cose”.
Approfondimento:
Aleteia (Fonte)
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