È sbagliato scrivere sulla propria Bibbia? Jeff Cavins spiega perché lo si dovrebbe fare...

Gentile concessione di Ascension Press / Design di Jacqueline Burkepile

“La Bibbia è la Parola di Dio, ma è anche il mio luogo d'incontro con il Signore. È molto personale"

Jeff Cavin, biblista e conduttore del podcast "Bibble in a Year", ha parlato proprio di questo argomento con Jacqueline Burkepile, Editor di ChurchPOP, in una recente intervista in occasione della pubblicazione di The Great Adventure Catholic Bible, Second Edition, di Ascension Press.

Ecco l'Intervista con Jeff Cavins:

Cavins ha smentito l'idea (sbagliata) secondo la quale i cattolici non dovrebbero scrivere sulla propria Bibbia. Secondo lui, proprio a causa di questo pensiero, troppi fedeli esitano a scriverci sopra. Al contrario, scrivere sulla Bibbia è essenziale.

"Se hai intenzione di scrivere sulla tua Bibbia, la cosa più difficile da fare è riuscire a scrivere la prima parola", ha detto Cavins. “Non vuoi commettere un solo errore. Non vuoi sbavare. Vuoi che tutto sia perfetto. Beh, le nostre vite non sono perfette, quindi è normale in caso fare qualche errore”

Le note e i punti salienti non sono dannosi o sacrileghi, anzi, possono incentivare l'incontro personale con Dio...

La Bibbia è la Parola di Dio, ma è anche il mio luogo d'incontro con il Signore. È molto personale. Quando riconosco nelle Scritture il modo con cui il Signore si occupa di me, mi piace sottolinearlo. Mi piace prendere note a margine, facendo anche riferimenti incrociati”

A coloro che non riescono proprio a scriverci sopra, Cavins offre questa soluzione:

“Se hai davvero difficoltà a scrivere... beh, non farlo. Magari utilizza una seconda Bibbia e prova a scriverci dentro. Oppure segnati da qualche parte quello che non vuoi dimenticare, ma poi impegnati a ricordarlo”

Cavins ha ormai varie Bibbie che sono piene di appunti...

"Ora ne ho quattro o cinque piuttosto piene di appunti. Due di loro sono davvero segnate da anni e anni di utilizzo. Ho già scelto a chi andranno quando morirò. La mia speranza è che le aprano e vedano le tracce del loro nonno, dove ho lottato con Dio, dove sono stato da Lui incoraggiato, ciò che mi ha accompagnato durante la mia vita”

Cavins ha poi paragonato una Bibbia vissuta "alle rughe sul viso", dato che "racconta una storia"...

“La tua Bibbia sarà qualcosa che i tuoi figli e nipoti potranno tenere tra le loro mani un giorno”

E tu, scrivi sulla tua Bibbia?

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