Edith Stein secondo Giovanni Paolo II

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Oggi la Chiesa celebra Santa Teresa Benedetta della Croce monaca carmelitana, uccisa ad Auschwitz dalla furia nazista. Ecco la martire Edith Stein secondo Giovanni Paolo II!

Sono passati 74 anni dal martirio di Santa Teresa. È nata a Breslavia nel 1891 con il nome di Edith Stein. Si è convertita dalla religione ebraica a quella cattolica dopo aver letto la vita di Santa Teresa d’Avila.

Per sfuggire alle persecuzioni, Teresa Benedetta si è rifugiata in Olanda.  Ma nel 1942 la Chiesa Cattolica Olandese denuncia le deportazioni antiebraiche. Viene quindi arrestata e deportata nel lager di Auschwitz. È morta in una camera a gas il 9 agosto 1942.

Edith Stein secondo Giovanni Paolo II

“Fu una figlia d’Israele, che durante le persecuzioni dei nazisti è rimasta unita con fede ed amore al Signore Crocifisso, Gesù Cristo, quale cattolica ed al suo popolo quale ebrea” ha affermato Giovanni Paolo II nel giorno della beatificazione.

Nel 1999 lo stesso Papa Wojtyla l’ha scelta come Patrona d’Europa insieme a Santa Brigida di Svezia e a Santa Caterina da Siena attraverso il Motu Proprio Spes aedificandi. “(Santa Teresa) fece propria la sofferenza del popolo ebraico, a mano a mano che questa si acuì in quella feroce persecuzione nazista (….)”.

“Noi guardiamo oggi a Teresa (…) riconoscendo nella sua testimonianza di vittima innocente, da una parte, l’imitazione dell’Agnello Immolato e la protesta levata contro tutte le violazioni dei diritti fondamentali (…). Dall’altra, il pegno di quel rinnovato incontro di ebrei e cristiani (…).

Dichiarare oggi Edith Stein compatrona d’Europa significa porre sull’orizzonte del vecchio Continente un vessillo di rispetto, di tolleranza, di accoglienza, che invita uomini e donne a comprendersi e ad accettarsi al di là delle diversità” ha concluso il Pontefice.

Edith Stein secondo Giovanni Paolo II

Approfondimento:

Acistampa (Fonte)

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