Il Primo Grido a Dio dopo lo Schianto in Elicottero
Ecco come un incidente in elicottero ha riportato un soldato ateo alla fede cattolica! Il Primo Grido a Dio dopo lo Schianto in Elicottero.
La Storia del Soldato
Il soldato Dillon Beatson ha poco più di vent’anni ed è da sempre un autoproclamato ateo. Dillon ha raccontato che l’unica volta in cui ha parlato di religione, l’ha fatto con scherno. Tuttavia la sua percezione è nettamente cambiata quando il suo elicottero si è schiantato durante una missione di addestramento in Medio Oriente. In quel momento si è ritrovato a gridare a Dio.
Lo Schianto in Elicottero
“Mi stavo aggrappando a qualcosa e siamo precipitati a sinistra, sono stato lanciato nella sabbia – ha affermato il soldato Beatson in un’intervista a Colm Flynn di EWTN News -. L’elicottero stava ancora avanzando. Mi stava spingendo nella sabbia. Le pale dell’elica stavano girando. Era incredibilmente rumoroso e ho pensato: ‘Questo è quanto’. (…) È stato in quel momento che mi sono rivolto a Dio e ho detto: ‘Dio, per favore non lasciarmi morire'”.
Un Impulso Spontaneo a Pregare
Beatson, che all’epoca prestava servizio come operatore radio nell’esercito australiano, ha detto di essere rimasto sorpreso dal suo impulso spontaneo di pregare.
“A quel tempo mi confuse…perché non credevo in Dio. Pensavo fosse una favola. Quanto accaduto mi ha davvero avviato in un viaggio alla ricerca dell’anima” ha raccontato. Un commilitone è morto nello schianto. Beatson, che invece è rimasto illeso, ha detto che quel momento lo ha portato a una ricerca, lunga anni, sul significato della vita.
“Sono stato battezzato e ho frequentato una scuola elementare cattolica per i primi due anni, ma non non mi sono mai definito molto religioso. Avevo pochissima conoscenza di chi fosse Dio, chi fosse Gesù” ha specificato. Quando si è diplomato al liceo in Australia, lui, come molti della sua generazione, era un “non religioso” o una persona che dichiara di non appartenere a nessuna denominazione religiosa. Ha detto che ha passato molti fine settimana a “ubriacarsi in modo ridicolo” alle feste e che le uniche volte in cui parlava di religione, era per prendersi gioco della fede delle persone.
La Decisione di tornare a Messa
Beatson ha attribuito la sua decisione di tornare a Messa al suo incontro ravvicinato con la morte. Si è iscritto al programma Rite of Christian Initiation of Adults (RCIA) ed è stato confermato nella Chiesa cattolica nell’agosto 2019.
“Sono appena andato alla messa in latino – non sapevo nemmeno che esistesse una cosa come la messa in latino – e mi sono semplicemente innamorato”, ha specificato Beatson al quotidiano The Catholic Leader in Australia. “Mi sento come se la mia infanzia, in un certo modo, mi fosse stata rubata, dato che non sono cresciuto con l’amore di Cristo, e non sono riuscito ad avere molti degli insegnamenti e della morale instillati in me sin dalla giovane età”.
Ora che Beatson è un cattolico praticante, ha detto che considera la fede “un tesoro” che vuole condividere con gli altri. “La mia vita è diversa ora perché non vivo più solo per me stesso. Nonostante io logicamente fallisca spesso, sto cercando di vivere la mia vita per Cristo. Sto cercando di conoscerlo e di amarlo di più…per permettere al suo amore e alla sua luce di risplendere attraverso di me. E mi sento davvero in pace” ha detto a EWTN.
“Nella cultura odierna, in particolare noi giovani uomini, siamo nutriti di molte bugie su ciò che i giovani dovrebbero essere. E davvero il miglior esempio per un uomo è il nostro Signore Gesù. È solo una sensazione incredibile e un amore incredibile. Il suo amore e la sua grazia hanno davvero cambiato la mia vita e possono cambiare anche la tua”.
Il Primo Grido a Dio dopo lo Schianto in Elicottero
Approfondimento:
Catholic News Agency (Fonte)