Immagine ispirata alla Sindone generata dall'AI diventa Virale
E tu, che cosa ne pensi?
Innanzitutto, parlando del Santo Sudario, non si può non citare la recente nuova scoperta che dimostra che la Sindone potrebbe risalire a duemila anni fa. È stato il Dottor Liberato de Caro, dell'Istituto Italiano di Cristallografia, che, utilizzando un nuovo metodo di studio, ha da poco affermato che il tessuto è simile ad uno proveniente da Masada, Israele, la cui datazione è calcolata tra il 55 d.C. e il 74 d.C.
Quindi il test eseguito nel 1988 deve essere considerato errato, poiché "i campioni di tessuto sono spesso soggetti a tutti i tipi di contaminazione, che non possono essere completamente rimossi dal campione preso in esame. (...) Se la procedura di pulizia del campione non viene eseguita meticolosamente, la datazione con il carbonio 14 non è affidabile".
Negli anni '80 infatti le analisi con il carbonio 14 avevano indicato che la Sindone apparteneva alla metà del XIV secolo, molto dopo l'epoca di Gesù. Il dottor Caro al contrario ha anche sottolineato che ci sono piccole particelle di polline del Medio Oriente incastonate nelle fibre di lino, il che smentisce l'idea che la Sindone sia un'invenzione europea.
Intelligenza Artificiale: Nuova rappresentazione di Gesù ispirata alla Sindone
Nel riferire la nuova scoperta, il quotidiano britannico Daily Express ha utilizzato Midjourney per creare una simulazione del volto di Cristo ispirata al sudario. Questa nuova rappresentazione è diventata rapidamente virale sui social!
L'immagine mostra Gesù con lunghi capelli e barba, una rappresentazione "classica". Il suo corpo, magro e apparentemente debole, presenta tracce di sangue e vari tagli e cicatrici della sua Passione.
Anche se la Chiesa non afferma con certezza che la Sindone sia il sudario che ha ricoperto il corpo di Gesù, essa continua a suscitare curiosità e devozione popolare. Diversi pontefici hanno già mostrato rispetto nei suoi confronti.
Durante la sua visita a Torino a maggio 2010, Benedetto XVI aveva affermato:
“L’immagine impressa sulla Sindone è quella di un morto, ma il sangue parla della sua vita. Ogni traccia di sangue parla di amore e di vita. Specialmente quella macchia abbondante vicina al costato, fatta di sangue ed acqua usciti copiosamente da una grande ferita procurata da un colpo di lancia romana, quel sangue e quell’acqua parlano di vita. E’ come una sorgente che mormora nel silenzio, e noi possiamo sentirla, possiamo ascoltarla, nel silenzio del Sabato Santo.".