Le Radici Penitenziali dimenticate dell'Avvento: 3 Modi per viverlo come una "Piccola Quaresima"

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Vivere bene l'Avvento non significa "fare di più", ma "diventare di più", più fedeli, più fiduciosi e più in sintonia con la presenza di Dio

Quando pensiamo all'Avvento, spesso immaginiamo le sue candele, gli inni festivi e un conto alla rovescia al Natale. Ma la Chiesa ha sempre inteso questo periodo più di un riscaldamento per le vacanze! L'Avvento infatti è un momento di preparazione, non solo per la nascita di Cristo, ma anche per il Suo ritorno.

Questo è il motivo per cui l'Avvento è stato a lungo conosciuto come una "Piccola Quaresima", seppur più tranquilla e più breve, di riflessione e penitenza.

Le Radici Penitenziali dell'Avvento

Le tradizioni penitenziali dell'Avvento risalgono alla Chiesa primitiva. Nel VI secolo, i cattolici in Gallia osservavano la "Quaresima di San Martino", un periodo di 40 giorni di digiuno e preghiera che iniziava l'11 novembre, Festa di San Martino di Tours.

Anche se da allora il periodo si è accorciato a 4 settimane, l'obiettivo spirituale è rimasto lo stesso: pentimento e preparazione dei nostri cuori a incontrare Cristo.

Questo spirito si riflette anche nella liturgia. Le vesti viola, l'omissione della "Gloria" e le parole di Giovanni Battista "Preparate la via del Signore" (Mt 3,3), ci ricordano che l'Avvento non è semplicemente un preludio alla celebrazione, ma una chiamata alla conversione.

L'Avvento ci sconvolge

L'Avvento ci chiama a guardare sia indietro, alla prima venuta di Cristo nella mangiatoia, che avanti, verso il Suo ritorno nella gloria. Questa doppia attenzione quindi dà all'Avvento una tensione che è sia gioiosa che sobria.

Come l'Incarnazione, anche l'Avvento ci sconvolge, dato che ci ricorda che il Divino irrompe nella storia umana sia con la misericordia che con il giudizio. La mangiatoia può essere umile, ma proietta un'ombra che si estende fino alla Croce. In questo senso, la nascita di Cristo non è la fine della storia, è l'inizio di un piano che porta alla redenzione e alla trasformazione.

I giorni di dicembre non sono solo un conto alla rovescia per regali e feste, sono giorni sacri, che ci invitano a uscire dalla frenesia del mondo e riflettere sull'eternità. Vivere bene l'Avvento non significa "fare di più", ma "diventare di più", più fedeli, più fiduciosi e più in sintonia con la presenza di Dio.

Come vivere l'Avvento come una "Piccola Quaresima"

Recuperare lo spirito vero dell'Avvento non richiede cambiamenti drastici. Piccoli passi significativi sono tutto ciò che serve per preparare il nostro cuore a Cristo:

  • Pregare Intenzionalmente: riflettere sulle letture quotidiane o pregare il Rosario.
  • Fare un Sacrificio: rinunciare ai dolci o limitare il tempo davanti allo schermo possono aiutare a liberare spazio per Dio e a ricordare ciò che conta davvero.
  • Essere generosi: gli atti di carità, come donare a una colletta alimentare o aiutare qualcuno che ha bisogno, incarnano la chiamata dell'Avvento all'amore e ci preparano ad accogliere Cristo negli altri.

Perché l'Avvento è Importante

L'Avvento, come la Quaresima, ci ricorda che la gioia è più profonda quando è radicata in una seria preparazione. Abbracciando la preghiera, il sacrificio e la generosità, ci prepariamo non solo a celebrare la nascita di Cristo, ma anche la Sua presenza nelle nostre vite, qui e ora, e nel futuro.

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