Perché nel Tempo Pasquale si recita il Regina Caeli?
Perché nel Tempo Pasquale si recita il Regina Caeli e non l’Angelus? Ecco la spiegazione!
L’Origine della Preghiera del Regina Caeli
Non si conosce l’autore di questa composizione liturgica risalente al XII secolo. Sappiamo solo che i frati minori francescani l’hanno ripetuta dopo la compieta nella prima metà del secolo seguente. In seguito a questo, è diventata popolare e si è diffusa in tutto il mondo cristiano.
La preghiera dell’antifona del Regina Caeli è stata stabilita da Papa Benedetto XIV nel 1742. Durante il Tempo Pasquale, dalla celebrazione della resurrezione fino al giorno di Pentecoste, sostituisce la preghiera dell’Angelus, la cui meditazione centrale è il mistero dell’Incarnazione.
Durante il Tempo Pasquale, la Chiesa si unisce con gioia attraverso la recita del Regina Coeli (Regina del Cielo) alla Madre di Dio per la resurrezione di Suo Figlio Gesù Cristo, evento che rappresenta il più grande mistero della fede cattolica.
Quando viene recitata la Preghiera?
Come l’Angelus, il Regina Caeli viene recitato tre volte al giorno: all’alba, a mezzogiorno e al tramonto. È un modo per consacrare la giornata a Dio e alla Vergine Maria.
Il Testo della preghiera:
V: Regina del cielo, rallegrati, alleluia!
R: Cristo, che hai portato nel grembo, alleluia!
V: È risorto, come aveva promesso, alleluia!
R: Prega il Signore per noi, alleluia!
V: Gioisci e rallegrati, Vergine Maria, alleluia!
R: Poiché il Signore è veramente risorto, alleluia!
Preghiamo:
O Dio, che nella gloriosa risurrezione del tuo Figlio hai ridato la gioia al mondo intero, per intercessione di Maria Vergine concedi a noi di godere la gioia della vita senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.
Gloria (Tre volte)
Perché nel Tempo Pasquale si recita il Regina Caeli?
Approfondimento:
Aleteia (Fonte)