La Prova Infallibile di Sant'Elena per identificare la Croce

Photo Paolo Caliari, detto il Veronese

Conosci la Prova Infallibile di Sant’Elena per identificare la Croce di Cristo? Ecco il particolare metodo usato dalla madre dell’imperatore Costantino, responsabile del ritrovamento di diverse reliquie legate a Cristo!

San Crisostomo e Sant’Ambrogio narrano che, nel IV secolo, Sant’Elena avesse chiesto a Costantino il permesso di recarsi a Gerusalemme alla ricerca della Santa Croce. L’Enciclopedia Cattolica racconta che la Santa, insieme ad alcuni operai e a San Macario di Gerusalemme, Vescovo della città, ha effettuato degli scavi sul monte Calvario.

“Gli ebrei avevano nascosto la Croce in una fossa o in un pozzo, e l’avevano coperta di pietre, affinché i fedeli non venissero a venerarla. Solo pochi eletti tra gli ebrei conoscevano il luogo esatto”, si sottolinea. Uno di loro, di nome Giuda, toccato dall’ispirazione divina, ha indicato il luogo esatto, in cui era nascosta la Croce, agli scavatori. Successivamente, lo stesso ebreo si è convertito al cristianesimo. Oggi viene onorato con il nome di San Ciriaco.

La Prova Infallibile di Sant’Elena per identificare la Croce

L’Enciclopedia Cattolica tuttavia afferma che nel momento in cui sono state ritrovate tre croci, “non c’era modo di identificarle perché da una era stato separato il titulus di Croce di Cristo”. “Seguendo un’ispirazione dall’alto, Macario ha fatto portare le tre croci, una dopo l’altra, accanto al letto di una donna dignitosa che era in agonia. Toccare le prime due croci non è servito a nulla, ma quando la donna ha toccato la Croce su cui era morto Cristo, è improvvisamente guarita”. Dopo il ritrovamento, San Macario, Santa Elena e migliaia di fedeli hanno portato in processione la Croce per le vie della città.

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