Mi sta parlando Dio o satana?

Photo Gaby Arevalo Cathopic

Papa Francesco ha offerto una serie di distinzioni per poter riconoscere e discernere le voci che sentiamo nella nostra coscienza. Ecco come capire se mi sta parlando Dio o satana grazie a questa mini-lezione di Papa Francesco.

1. Sono ancora libero?

La voce di Dio non obbliga mai: Dio si propone, non si impone. Invece la voce cattiva seduce, assale, costringe, suscita illusioni abbaglianti, emozioni allettanti, ma passeggere.

2. Vengo blandito?

All’inizio la voce di satana blandisce, ci fa credere che siamo onnipotenti, ma poi ci lascia col vuoto dentro e ci accusa: “Tu non vali niente”. La voce di Dio, invece, ci corregge, con tanta pazienza, ma è sempre incoraggiante, ci consola, alimenta sempre la speranza.

3. Ho un orizzonte?

La voce di Dio ha un orizzonte, invece la voce del maligno ci porta a un muro, ci porta all’angolo.

4. Vivo nel presente?

La voce del nemico distoglie dal presente e vuole che ci concentriamo sui timori del futuro o sulle tristezze del passato – il nemico non vuole il presente -: fa riaffiorare le amarezze, i ricordi dei torti subiti, di chi ci ha fatto del male…, tanti ricordi brutti. Invece la voce di Dio parla al presente: “Ora puoi fare del bene, ora puoi esercitare la creatività dell’amore, ora puoi rinunciare ai rimpianti e ai rimorsi che tengono prigioniero il tuo cuore”. Ci anima, ci porta avanti, ma parla al presente: ora.

5. Riguarda il mio ego?

Le due voci poi suscitano in noi domande diverse. Quella che viene da Dio sarà: “Che cosa mi fa bene?”. Invece il tentatore insisterà su un’altra domanda: “Che cosa mi va di fare?”. Che cosa mi va, la voce cattiva ruota sempre attorno all’io, alle sue pulsioni, ai suoi bisogni, al tutto e subito. È come i capricci dei bambini: tutto e adesso. La voce di Dio, invece, non promette mai la gioia a basso prezzo: ci invita ad andare oltre il nostro io per trovare il vero bene, la pace.

6. Che retrogusto lascia?

Ricordiamoci: il male non dona mai pace, mette frenesia prima, e lascia amarezza dopo. Questo è lo stile tipico del male.

7. Cerco la luce o mi nascondo?

La voce di Dio e quella del tentatore, infine, parlano in “ambienti” diversi: il nemico predilige l’oscurità, la falsità, il pettegolezzo. Il Signore ama la luce del sole, la verità, la trasparenza sincera.

8. Sono portato ad avere fiducia?

Il nemico ci dirà: “Chiuditi in te stesso, tanto nessuno ti capisce e ti ascolta, non fidarti!”. Il bene, al contrario, invita ad aprirsi, ad essere limpidi e fiduciosi in Dio e negli altri.

Mi sta parlando Dio o satana?

Approfondimento:

Aleteia (Fonte)

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