Ebbene sì, lo abbiamo appena scoperto anche noi ma l’esorcista può ricorrere a più sacramentali durante il suo esorcismo.
Tre sono i sacramentali che sono di grande aiuto nella pratica dell’esorcismo sugli ossessi sono il sale, l’acqua e l’olio esorcizzati.
L’efficacia dei sacramentali
Il sale esorcizzato possiede la specifica proprietà di proteggere i luoghi dalle presenze malefiche oltre a essere di giovamento alla salute del corpo e dell’anima.
L’acqua esorcizzata o benedetta protegge dalle infestazioni demoniache i luoghi con essa aspersi, scaccia i demoni e guarisce le malattie.
L’olio esorcizzato annienta la presenza dei demoni ed è di grande importanza per la guarigione dei malati; una proprietà specifica dell’olio esorcizzato è quella di provvedere alla separazione delle avversità dal corpo.
Il valore delle immagini
Una grande importanza nella lotta contro il demonio hanno le immagini sacre, anzitutto come mezzo di prevenzione e, in secondo luogo, come mezzo integrante dell’esorcismo. Le immagini sacre che si sono rivelate di maggiore efficacia contro gli assalti demoniaci sono: la Medaglia Miracolosa, la Medaglia o Croce di San Benedetto e il Breve di Sant’Antonio da Padova.
La Medaglia Miracolosa reca l’immagine della Madonna con le braccia aperte. Dalle sue mani parte l’emanazione di raggi (le grazie che la Madre di Dio fa giungere a coloro che portano con fede la medaglia stessa). La Madonna poggia i piedi sul mondo schiacciando il serpente; intorno all’immagine della Vergine c’è la scritta: Regina Sine Labe Originali Concepta O.P.N. La data 1830 sta ad indicare l’anno in cui la Madonna apparve a Santa Caterina Labouré. Sul retro della medaglia sono disegnati i cuori di Gesù e di Maria sopra i quali sta la lettera M sormontata dalla croce. Dodici stelle circondano il tutto.
La Medaglia o Croce di San Benedetto ha origini molto antiche. Essa diviene popolare verso il secondo decennio dell’XI secolo, quando un certo Brunone, in Alsazia, fu guarito da una grave infermità dopo che gli fu offerta la suddetta Medaglia. Dopo la guarigione si fece monaco benedettino e in seguito fu eletto Papa con il nome di Leone IX (poi santificato).
Nel 1742, Papa Benedetto XIV approvò la Medaglia e concesse indulgenze a coloro che la portavano con fede. Essa reca diritto l’immagine di San Benedetto con la mano destra tiene sollevata una croce e con la sinistra regge il libro con la “Santa Regola” aperto; sull’altare dietro al santo vediamo un calice dalla cui sommità esce un serpente; ciò sta a ricordare un episodio accaduto al santo che, con un segno di croce, mandò in frantumi una coppa contenente del vino avvelenato che gli avevano offerto i suoi attentatori.
Il Breve di Sant’Antonio da Padova è una scritta sotto una croce disegnata su una pergamena: Ecce Cruce Domini (Ecco la Croce del Signore), Fugite Partes Adversae (Fuggite potenze del Male), Vicit Leo de Tribu Juda (Ha il vinto il Leone di Giuda), Radix Davide (Della Stirpe di Davide), Alleluia.
L’episodio che diede origine alla devozione accadde nella città di Santarém, in Portogallo. Una donna soffriva molto a causa del demonio che la importunava e un giorno che era particolarmente depressa decise di suicidarsi gettandosi nel fiume Tago.
Dovendosi recare sulla riva, la donna passò davanti alla chiesa dei francescani che proprio in quel giorno celebravano la festa di Sant’Antonio. Ella sentì il bisogno di recarsi in chiesa per recitare la sua ultima preghiera ma, durante la sua orazione, fu colta dal sonno e in sogno le apparve Sant’ Antonio che le consegnava una pergamena e le diceva: “Destati, o donna, e custodisci la scheda che ti do la quale libererà da ogni vessazione diabolica”. Svegliatasi la donna si trovò veramente in mano la pergamena del sogno, nella quale vi era scritto sotto una croce quanto sopra riportato.