Le ultime parole del Servo di Dio Gino Pistoni in guerra? “W Cristo Re”! Ecco la storia del giovane partigiano cattolico di Ivrea morto a vent’anni nel 1944 per soccorrere un soldato nemico!

Gino ha avuto una vita inizialmente normalissima. Ha studiato al Collegio San Giuseppe di Torino, diretto dai Fratelli delle Scuole Cristiane, dove è diventato ragioniere. Era appassionato di calcio, basket, sci e alpinismo. Poi è entrato in contatto con l’Azione Cattolica al cui programma, “Preghiera, Azione, Sacrificio”, si è subito identificato.

In seguito è diventato animatore dei centri giovanili. Gli è stata anche affidata la segreteria del centro diocesano, a stretto contatto con l’assistente diocesano e il gruppo dirigente, sotto i cui occhi era evidente l’incredibile vicinanza di Gino Pistoni alla santità. “Offro la mia vita, offro me stesso, ciò che sono e che sono diventato e ciò che ancora sto diventando nell’abbraccio d’amore di Dio”, era la sua preghiera preferita.

Le ultime parole del Servo di Dio Gino Pistoni in guerra? “W Cristo Re”!

Nel 1944 è stato chiamato al servizio militare, che si è presto trasformato in un’occasione di evangelizzazione dato che è riuscito a coinvolgere ogni sera la camerata nella recita del rosario. Poco tempo dopo, ha deciso di andare sui monti insieme ai partigiani, ma senza imbracciare il fucile. Il 25 luglio 1944, durante un attacco delle SS tedesche sulle montagne di Trovinasse, mentre tutti i compagni armati sono fuggiti, lui senza difesa alcuna, è rimasto per aiutare un soldato nemico ferito.

Lì è stato colpito da una scheggia di mortaio che gli ha reciso l’arteria femorale. È morto solo e dissanguato, ma ha fatto in tempo a scrivere con le dita intrise di sangue, sulla tela del tascapane: “Offro la mia vita per l’Azione Cattolica e per l’Italia, W Cristo Re”. Accanto al suo corpo è stato ritrovato, macchiato di sangue, il Piccolo Ufficio della Madonna.

Servo di Dio Gino Pistoni prega per noi!

Approfondimento:

Il Timone (Fonte)

“Io sono di Gesù”: Frase che testimonia la forte Fede di Rolando Rivi

Condividi questo articolo