Quando Karol Wojtyla era ancora sacerdote ed era studente presso le Facoltà di Teologia nel 1942 decise di andare a trovare a San Giovanni Rotondo Padre Pio per conoscere il frate cappuccino. Fu allora che tra i due si instaurò un legame profondo.

Wojtyla ne approfittò per chiedere al frate una preghiera per Wanda Poltawska, sua amica e madre di quattro figli che allora era malata di un tumore inguaribile. 

Undici giorni dopo il futuro Pontefice inviò un’altra lettera per ringraziare il frate cappuccino della sua preghiera perché il tumore era completamente scomparso. 

La donna altamente scettica riguardo la possibile coincidenza tra la scomparsa del tumore e l’intercessione di Padre Pio si convinse solo nel 1967. 

”Era a Roma di passaggio – racconta Stefano Campanella, autore del libro ‘Il Papa e il frate’ – e Wojtyla le consigliò di fare una visita a San Giovanni Rotondo. Poltawska assistette alla messa, confusa tra i presenti. Alla fine della messa Padre Pio, che non l’aveva mai vista prima, le si avvicinò e le disse ‘Come va adesso?’. Allora Poltawska capì tutto”.

Alcuni anni dopo la morte di Padre Pio, nel 1974 Wojtyla si recò nuovamente a San Giovanni Rotondo da cardinale per festeggiare il ventottesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale. 

Il 23 maggio 1987 tornò, ancora una volta, ma con la talare bianca del Successore di Pietro, celebrando la Santa Messa all’aperto, in un’area ora chiamata ‘Parco del Papa’, inginocchiandosi sulla tomba di Padre Pio e visitando, uno per uno, tutti i reparti di Casa Sollievo della Sofferenza, fino a tarda sera.

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