Il National Catholic Register ha intervistato il famoso psicologo e autore cattolico Kevin Vost. In questo periodo Covid ecco alcuni suoi Tips per la Sanità Mentale e Spirituale!
Nell’intervista, Kevin Vost ha discusso gli effetti della pandemia COVID-19 sui cattolici. Ha quindi delineato alcune sfide e opportunità che presenta la crisi sanitaria. Infine ha spiegato che cosa possono fare i cattolici in una varietà di situazioni.
La differenza tra salute mentale e salute spirituale
“La salute mentale e quella spirituale sono spesso strettamente intrecciate. (…) Come psicologo, direi che la salute mentale implica che i nostri pensieri, emozioni e comportamenti siano in linea con la giusta ragione, o in contatto con la realtà, in modo tale da poter vivere le nostre vite, e adempiere ai nostri ruoli e doveri, in modo efficace senza sofferenze.
La salute spirituale penso che possa essere vista come la misura in cui dirigiamo le nostre capacità o poteri mentali e corporei, in qualunque stato si trovino, verso l’amore di Dio e l’adempimento della sua volontà e dei suoi comandi (…).
Voglio sottolineare che i disturbi mentali possono derivare da molte cause, di solito, da interazioni tra le predisposizioni genetiche di una persona o da particolari stress o situazioni che si incontrano. Quindi, solo perché una persona soffre di un disturbo mentale, non significa necessariamente che sia spiritualmente apatica”.
Periodo Covid, Tips per la Sanità Mentale e Spirituale
“(Questa pandemia) possiamo abbracciarla come una sorta di opportunità: non posso fare tutte quelle cose che facevo prima, ma quali sono davvero le cose più importanti? Posso usare questo tempo per avvicinarmi a Dio? Posso usare questo tempo per essere un genitore migliore? Idealmente, dobbiamo pensare a queste opportunità per stabilire alcune solide abitudini che ci avvicineranno a Dio attraverso il nostro amore per Lui e attraverso la corretta cura di noi stessi e l’amore del nostro prossimo”.
Come mantenere la preghiera e la fiducia in Dio in questo momento?
“(Bisogna) creare uno schema, un’abitudine. Se non hai una particolare abitudine alla preghiera, e forse ora hai del tempo che prima non avevi, dedicane una piccola quantità ogni giorno per un po’ di lettura spirituale che può confluire nella preghiera; oppure investi un po’ di tempo nei media cattolici, come la televisione o la radio, e medita sulle lezioni che hai imparato, pregando Dio a riguardo”.
Come contrastare la tensione nelle relazioni causata dalla pandemia
“Alcuni non prendono praticamente precauzioni e fanno quasi finta che la pandemia non esista; altri, al contrario, vivono da reclusi adottando tecniche anche non necessarie. Questo crea logicamente potenziali conflitti in famiglia, in parrocchia e persino in diocesi.
Cosa fare? Una cosa da tenere a mente è ricordare che gli altri reagiscono al [rischio COVID] in modo diverso da te, ed è un modo che ha senso per loro. Ci sono delle motivazioni alla base. Quindi non bisogna cercare di demonizzarli o di spettegolare alle loro spalle. (…) Dovremmo concentrarci di più su ciò che possiamo controllare, in termini di sicurezza nostra, della nostra famiglia, cosa fare in termini di precauzioni che riteniamo appropriate per noi, e non essere così preoccupati per gli altri se le loro precauzioni sono diverse.
Se però credi che qualcuno vicino a te stia adottando un comportamento molto pericoloso, sentiti libero di parlare con lui, ma in uno spirito di correzione fraterna, e preparati ad accettare che il tuo consiglio possa essere respinto. Puoi anche pregare per lui. Ma ricordati che tutti stiamo cercando di capire la cosa giusta da fare. Quindi, non trattiamoci l’un l’altro in modo odioso o dispettoso, cerchiamo di trarre il meglio da questa situazione”.
Alcuni consigli per i genitori cattolici
“Una delle cose migliori che i genitori possono fare, nonostante le difficoltà, è non lamentarsi costantemente con i figli e non trasmettergli un eccessivo senso di preoccupazione e pericolo; se possiamo invece, trasmettiamogli il messaggio che ci sono ancora gioie da ottenere dalla vita, che possiamo ancora amare il nostro tempo insieme, che Dio è ancora sempre lì con noi, questo può aiutarli molto (…). Un’altra cosa che i genitori possono fare, se hanno più tempo libero, è godersi quel tempo con i loro figli e cercare di impegnarsi in allegre attività interattive”.
La salute mentale e spirituale degli anziani
“È una questione molto importante, perché, anche prima della pandemia, negli anziani stava già crescendo un’epidemia di solitudine. Forse sono in una casa di cura oppure, per ragioni di prudenza, decidono di non partecipare alle riunioni di famiglia per il rischio di contagio. Quindi dobbiamo davvero pensare intensamente a come fare per mantenere queste connessioni. Magari fare una telefonata, oppure mandare un messaggio ogni giorno? (…) E si spera che questo ci ponga un obiettivo: che una volta che questa situazione sarà sotto controllo, una volta tolte le restrizioni, fare insieme a loro più cose possibili, per dimostrargli quanto ci sono mancati”.
Approfondimento: