E’ la prima volta che una delegazione della Santa Sede sarà presente all’inaugurazione dei Giochi Olimpici d’Inverno che si terranno in Corea del Sud dal 9 al 25 Febbraio.
Il nome ufficiale della Squadra è quella dell’Athletica Vaticana, squadra podistica composta da da dipendenti della Santa Sede.
I “maratoneti del Papa” saranno quindi per la prima volta nella storia i rappresentanti del Vaticano che prendono parte a una sessione olimpica vera e propria, dopo aver partecipato soltanto alla cerimonia d’inaugurazione dei Giochi Olimpici di Rio De Janeiro nel 2016.
Monsignor Melchor Sanchez de Toca, il sotto-segretario del Pontificio Consiglio della Cultura che rappresenterà il Vaticano alle Olimpiadi invernali in Corea, mostra l’accredito con il quale prenderà parte alla cerimonia di inaugurazione del 9 febbraio a Pyeongchang.
Siamo stati già invitati, ma era un invito come ospite, a titolo personale, quasi, alla cerimonia di Rio, ma questa volta l’invito è stato rivolto ufficialmente alla Santa Sede. E’ il frutto di un lavoro paziente, di rapporti che sono stati tessuti con il Comitato olimpico internazionale. Vorrei segnalare la visita del cardinal Ravasi alla sede del quartier generale del Cio nel 2016 e naturalmente la presenza e il sostegno del Comitato olimpico internazionale alla grande conferenza vaticana su sport e fede: “Sport at the service of humanity” dell’ottobre 2016. Diciamo che si tratta di portare questi rapporti ad un livello ancora più alto.
Gli occhi di tutto il mondo guarderanno in Corea, il giorno dell’inaugurazione, e monsignor Sanchez de Toca donerà alle delegazioni delle due Coree, che sfileranno insieme, le magliette di Athletica Vaticana, la squadra di podisti composta da dipendenti della Santa Sede.
Si tratta di un piccolo miracolo olimpico! Non è la prima volta che accade, ma questa volta sembrava impossibile, visto il clima di dichiarazioni bellicose dei giorni precedenti. Atleti delle due Coree sfileranno insieme sotto una bandiera, il simbolo della penisola coreana, alla cerimonia di apertura. Questo lascia sperare che la tregua olimpica, che di solito non viene rispettata, possa diventare un piccolo segno, e mantenere viva la speranza di un mondo in pace.