Il 13 ottobre 2019, il beato John Henry Newman diventerà il primo santo inglese dal 1600 in poi ad essere canonizzato. Anche se assieme a lui verranno innalzati agli onori degli altari altri quattro santi – la “Madre Teresa”indiana, la quasi “Premio Nobel per la Pace” Brasiliana, una suora italiana e una terziaria francescana svizzera – l’attenzione del mondo cattolico sarà principalmente su Newman per via del suo enorme impatto sulla Chiesa durante la sua vita.

Molte persone, specialmente nei circoli intellettuali cattolici, hanno a lungo avuto una profonda devozione nei confronti di Newman, poiché hanno trovato la sua poesia e la sua prosa tra le più eloquenti della storia della lingua inglese, e la sua intuizione spirituale e profondità come degli ingredienti perfetti per un futuro dottore della Chiesa.

Non un santo rock o pop, un santo poco presente e sicuramente meno conosciuto di un Padre Pio o di una Madre Teresa, ma che secondo noi, è molto importante riscoprire per questi dieci motivi:

Coraggio

Era un uomo straordinariamente coraggioso che era disposto a soffrire per la verità e pagare il prezzo della sua conversione al Cattolicesimo – scelto che lo ha portato perdere non solo posizioni di prestigio ma di essere allontanato da amici e parenti.

Coscienza

E’ stato uno dei più grandi maestri e difensori della coscienza nella storia della Chiesa. In un epoca, come quella attuale, dove le nostre coscienze vengono permanentemente assalite sia sul posto di lavoro sia da parte dei governi è buono prendere esempio dal Cardinale Newman.

Amicizia

Aveva una straordinaria capacità di intessere amicizie con le persone. Era un amico leale e trovava sempre il tempo da dedicare alle persone più care, magari accompagnandole all’ospedale, rispondendo alle lettere e consolando quegli amici che avevano appena perso qualche caro. Molti dei biografi di Newman credono che se dovessero farlo Dottore della Chiesa, dovrebbero chiamarlo Doctor Amicitiae, “il maestro dell’amicizia”

In una società attuale dove molti dei nostri rapporti tendono a ad essere superficiali e liquidi è bene seguire l’esempio di Newman.

Maestro

Fu un magnifico insegnante che seppe trasferire saggezza ai suoi alunni. Oltre ad essere un famoso tutor ad Oxford, fu il fondatore della Catholic University of Ireland. Non a caso molte delle cappellanie cattoliche delle università laiche inglesi porta il nome del Cardinale Newman.

Preghiera

Fu anche un maestro della preghiera.  Il motto che scelse quando Papa Leone XIII lo fece cardinale era il cor ad cor loquitur, “il cuore parla al cuore”, che esprimeva il dialogo intimo che dovrebbe avvenire nella preghiera. La preghiera non è tanto lo scambio di idee o parole con Dio, ma un amorevole scambio tra persone.

Pastore devoto

Diede sempre la priorità ai poveri e ai malati, sia durante il suo periodo anglicano e  a maggior ragione durante la sua conversione al cattolicesimo. I suoi doveri sacerdotali non erano una distrazione per il suo lavoro accademico, ma il cuore della sua vita.

Promotore della santità dei laici

Newman fu un ardente promotore della vocazione alla santità dei laici. Sfidava i laici del suo tempo, proprio perché conosceva i doni che Dio aveva dato loro, per diventare quelli che “conoscono la loro religione, che entrano in essa, che sanno esattamente dove si trovano, che sanno cosa hanno e cosa non hanno, che conoscono il loro credo così bene da poterne rendere conto, che conoscono così tanto della storia da poterla difendere.”

Predicatore super

Il Cardinale Newman era apprezzatissimo per i suoi sermoni e le sue omelie. Le sue parole accendevano gli ascoltatori. Non aveva paura di affrontare le questioni più controverse e soleva ripetere che la fede era un dono, non un dovere da compiere. Date un’occhiata ai suoi sermoni e capirete perchè!

Modello di ecumenismo

Attraverso la creazione del Movimento di Oxford sperava di attrarre quante più persone a Cristo, che lui soleva chiamare “Luce gentile”. Voleva nel suo piccolo, contribuire all’unità della Chiesa. 

Grande intercessore

Ha dimostrato, attraverso diversi miracoli, tra cui gli ultimi due per cui è stato prima riconosciuto beato e successivamente santo, di essere un grande intercessore. Soprattutto per gli americani. Il primo miracolo è stato compiuto su di un diacono americano che tornò a camminare dopo aver patito una dolorosa malattia al midollo spinale. Il miracolo che lo farà diventare santo, invece, riguarda una madre americana, che rischiò non solo di perdere il suo quinto figlio ma di morire con lui. Fu inspiegabilmente guarita grazie alla intercessione del Cardinale inglese.

Grazie John Henry Newman per il tuo esempio, così attuale ed utile per l’epoca in cui viviamo!

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