Le buone intenzioni c’erano sicuramente ma purtroppo il risultato possiamo dire che sia stato veramente disastroso!
Ecco quattro esempi di restauro venuti molto male:
La Vergine Maria, Gesù Bambino, San Pietro e Sant’Anna:
María Luisa Menéndez, una donna delle Asturie, in Spagna, ha chiesto al suo parroco il permesso di portare a casa e restaurare tre pezzi di legno del XV e XVI secolo.
Uno di loro rappresenta la Vergine Maria e il Bambino, un’altro San Pietro e l’altro la Vergine Maria, Gesù Bambino e Sant’ Anna.
San Giorgio de Estella:
La scultura scolpita nel XVI secolo si trova nella chiesa di San Miguel de Estella a Navarra, in Spagna. La scultura mostra l’immagine tipica di San Giorgio con l’armatura da combattimento mentre monta il suo destriero.
Il restauro ha suscitato l’indignazione e risate sui social network e si capisce benissimo perché.
Gesù Bambino:
In una chiesa dell’Ontario, in Canada, una scultura di Maria e Gesù Bambino aveva bisogno di un restauro perché la testa del Bambino era rotta.
Heather Wise si offrì per il restauro. Ha giustificato le sue capacità affermando che aveva imparato a scolpire in un corso di belle arti.
Wise realizzò la nuova testa usando dell’argilla per sostituire temporaneamente la testa rotta. Ma il risultato è stato così orribile da generare derisione e indignazione nelle reti.
Ecce Homo:
Forse questo è il caso più noto. L’opera appartiene alla maestra spagnola Elías García Martínez del XIX secolo, dipinta nel Santuario della Misericordia di Borja, Saragozza, in Spagna.
Questo lavoro è balzato alla ribalta grazie al tremebondo tentativo di restauro. Cecilia Giménez, 80 anni, non è riuscita a ripristinare la luminosità del passato al dipinto. Le sue intenzioni erano buone, disse la signora al parroco…