Non esiste il “selfie vocazionale”. La vocazione esige che la foto te la scatti un’altro. Inizia così il dialogo-riflessione di Papa Francesco nella cattedrale di Santiago rivolta ai sacerdoti, consacrati/e , religiosi/e e seminaristi del Cile.

In questa breve riflessione Papa Francesco elenca alcuni consigli che ogni sacerdote dovrebbe vivere.

1) Superate il dolore, non state a ruminare nella desolazione.

E’ vero, spesso i casi di abusi contro i minori sono un male doloroso che mina la fiducia dei fedeli nei confronti dei ministri della Chiesa. Ricordatevi lo smarrimento dei discepoli e il turbamento dopo la morte del loro Maestro.

2) Ascolto e Perdono

Imparate ad ascoltare quello che Dio vi dice nella vita quotidiana che vivete. Chiedete a Dio che vi dia quella lucidità necessaria per chiamare la realtà col suo nome, e con essa il coraggio di chiedere perdono.

3) Isolarsi? Mai!

Rimanete socialmente attivi! Non vi isolate, non cadete nella tentazione di chiudervi pensando che così possiate difendere meglio le vostre posizioni. Non esiste niente di peggio di un Monologo!

4) Felici e Sorridenti nonostante tutto

Siate felici! Così come Gesù vuole liberare Pietro dalla tristezza e specialmente dal malumore. La felicità si ottiene facendo esperienza del proprio limite, della propria fragilità e dal nostro essere peccatori. E’ qui dove nasce il vero apostolo.

5) Compassionevoli e Normali

Siate veri pastori! Non supereroi che tentano di apparire e di mostrarsi! Il Popolo di Dio si aspetta persone compassionevoli. Sappiate rimboccarvi le maniche e andare a toccare la realtà sofferta del nostro popolo, sappiate tendere una mano,  fermatevi davanti a chi è caduto e, come Gesù, aiutatelo ad uscire da quel giro vizioso di “masticare” la desolazione che avvelena l’anima”.

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