Purtroppo a volte l’idea del Purgatorio della maggior parte delle persone è piena di concetti sbagliati. Ecco 5 Miti sul Purgatorio da Sfatare!
1. Il Purgatorio è una Seconda Possibilità di Salvezza
Alla morte, il destino eterno di una persona è segnato: trascorrerà l’eternità in paradiso o all’inferno. Il Purgatorio è un luogo temporaneo in cui solo le persone che hanno già la certezza del paradiso possono recarsi. Quindi, una volta in purgatorio, una persona non può alterare il proprio destino.
2. Il Purgatorio non è nella Bibbia
In 1 Corinzi 3, San Paolo descrive un periodo dopo la morte, ma prima del cielo, in cui un cristiano viene purificato con il fuoco. Questo è il Purgatorio. Ci sono anche altre prove bibliche, per esempio: in Matteo 12, Gesù menziona la possibilità che i peccati vengano perdonati dopo la morte. E in 2 Maccabei 12 viene lodata la pratica di pregare per i morti, che dà senso al Purgatorio.
3. Il Purgatorio è un modo per essere salvati separati da Cristo
Il Purgatorio è solo per le persone che sono morte in amicizia con Cristo e hanno la certezza del paradiso. Inoltre, il processo purificatore del Purgatorio avviene solo attraverso la grazia di Gesù.
4. Le Indulgenze sono un modo per comprare la salvezza
L’indulgenza concessa dalla Chiesa limita o rimuove il bisogno di Purgatorio di una persona dopo la morte. Le indulgenze, tuttavia, non determinano se una persona va in paradiso o all’inferno. Inoltre, mentre storicamente ci sono stati abusi sulle indulgenze, la vendita di cose spirituali è considerata un peccato dalla Chiesa cattolica (simonia).
5. Pregare per i morti è una Corruzione della Fede tardo medievale
In realtà, la preghiera per i morti era praticata dagli ebrei prima di Gesù, come riportato in 2 Maccabei 12. Era praticata dunque anche nella Chiesa primitiva.
5 Miti sul Purgatorio da Sfatare!
Approfondimento:
Church Pop (Fonte)