La Vergine Maria era ebrea; tuttavia, culture ed etnie diverse spesso rappresentavano la Madre di Dio, Gesù e altri personaggi biblici come se appartenessero al loro luogo di origine.

La diffusione di immagini nere in Occidente è molto antica e spesso è associata ai legami con l’Oriente. Vuoi per caratteri somatici vuoi per dargli uno stile teologico locale siamo riusciti a ritrovare alcune delle più belle rappresentazioni della Madonna in versione non europea. La carnagione ocra ad esempio di alcune icone bizantine non avviene per una scelta legata ai tratti somatici del luogo ma bensì per evocare nel fedele una immagini che rappresenti la trascendenza. Delle vere e proprie evocazioni spirituali come quelle più famose di Czestochowa, nel santuario Jasna Gòra, dove il 15 agosto confluiscono decine di migliaia di pellegrini provenienti a piedi dalle principali città polacche fino a quella di Tindari, in Italia. 

La Virgen di Guadalupe invece ha una storia tutta particolare. La storia della Vergine di Guadalupe è avvolta nella leggenda. Apparve nel 1531 all’indios Juan Diego e impresse la sua immagine sul mantello dell’uomo, dove sorgeva il tempio della dea azteca Tonantzin, sinonimo di Cihuacoatl: la donna serpente che sovrintende a nascita e morte. Diventò la Vergine india, la Madre del Messico e di tutte le Americhe: la chiave per la rapida conversione del Paese al cattolicesimo. Una Santa che i messicani venerano, anche perché dovettero attendere secoli per la sua canonizzazione, accettata dal Vaticano solo dopo la rivoluzione del 1910. Una Vergine dalla pelle scura per un Paese meticcio. 

Qui abbiamo stilato una lista di 7 bellissime rappresentazioni non europee della Vergine Maria:

Madonna Tailandese:

Madonna con Bambino e arcangeli Gabriele e Michele, chiesa di Pietro e Paolo sull’Amba Bianca, Tigrai, XIV secolo:

Madonna di Guadalupe

Madonna con il bambino in versione nativa americana

Madonna di Sheshan:

È la Vergine più amata e venerata dai cattolici in Cina. Viene chiamata anche Maria “Aiuto dei cristiani” e si trova nel santuario di Sheshan, vicino Shangai. Ogni anno arrivano migliaia di cinesi a pregarla, Nostra Signora di Sheshan, che è anche la patrona della Cina. La prima vicenda ha inizio nel 1900. Il villaggio cattolico di Donglu era circondato da migliaia di rivoltosi pronti al massacro. Ai 700 fedeli e al loro sacerdote non restò che invocare la Madonna. Una donna circondata di luce apparve e i rivoltosi, spaventati e impotenti, si ritirarono. Fu costruita una chiesa per ringraziare la Vergine della protezione. L’immagine dell’imperatrice vedova Cixi in abiti imperiali fu usata come modello per ritrarre la Madonna col Bambino. Nel 1924 i vescovi della Cina istituirono la chiesa di Donglu come santuario. 

Nostra Signora di Akita

Nel 1973 la Madonna si manifestò in Giappone ad Agnese Sasagawa, novizia delle Serve dell’Eucaristia, comunicandole il bisogno che l’umanità faccia penitenza. Un fatto non da poco è che il prodigioso simulacro ligneo del Giappone è stato realizzato basandosi sull’immagine della Signora di tutti i Popoli, ossia l’effigie della Vergine apparsa ad Amsterdam all’umile veggente Ida Peerdeman (1905-1996).

Madonna coreana

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