1) L’Origine della Medaglia è incerto

Durante il XVI secolo, nella città di Nattenberg, in Germania, alcune donne furono accusate di stregoneria. Durante il processo esse dichiararono che non erano riuscita a danneggiare l’Abbazia benedettina di Matteo perché secondo loro era protetta dal segno della Croce. Dopo questa incredibile rivelazione si decise di avviare un’indagine per scoprire quale fosse stata la vera causa per cui l’abbazia rimase intatta. Questa portò alla luce che nel monastero benedettino erano presenti dei dipinti che raffiguravano la Croce accompagnate da delle iniziali indecifrabili che invece ora troviamo sulla Medaglia di San Benedetto. Tali iniziali non furono tradotte finchè nella biblioteca del monastero stesso non venne ritrovato un manoscritto raffigurante l’immagine di San Benedetto e la trascrizione del significato di tali iniziali. Da qui la sua diffusone e il fatto che non può dimostrarsi che la Medaglia e la Croce di San Benedetto risalgano direttamente al Santo.

2) Con la Medaglia si può ottenere l’indulgenza plenaria

In realtà, la rappresentazione più popolare della Medaglia, così come la si conosce oggi, risale alla cosiddetta medaglia del Giubileo benedettino del 1880, dove essa fu coniata per la prima volta. Da qui l’immagine si disseminò per tutto il mondo.

Nella festa dedicata a San Benedetto, l’11 Luglio, si può ottenere l’indulgenza plenaria secondo le condizioni abituali stabilite dalla Chiesa: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera per le intenzioni del Sommo Pontefice.

3) Quando San Benedetto faceva il Segno della Croce otteneva la protezione divina:

Con questo segno di salvezza, San Benedetto si liberò dal veleno che alcuni cattivi monaci gli offrirono: “…a mensa, secondo una loro usanza, presentarono all’abate per la benedizione il recipiente di vetro che conteneva la mortale bevanda. Benedetto alzò la mano e tracciò il segno della croce. Il recipiente era sorretto in mano ad una certa distanza: il santo segno ridusse in frantumi quel vaso di morte, come se al posto di una benedizione vi fosse stata scagliata una pietra. Comprese subito l’uomo di Dio che quel vaso non poteva contenere che una bevanda di morte, perché non aveva potuto resistere al segno che dona la vita.” (4). L’episodio, secondo il racconto di San Gregorio Magno, dovette ispirare le parole dell’esorcismo riferite alla bevanda che è offerta dal Maligno, così come la protezione attribuita al segno della croce.

Già dall’inizio della permanenza a Subiaco, il demonio rompe la campanella che serviva al monaco Romano per avvisare il nostro Santo del momento in cui doveva ricevere i suoi alimenti (6). Leggiamo anche che il demonio, sotto forma di un uccello nero, provocò terribili tentazioni allo stesso Benedetto (7), e distrasse dalla preghiera un altro monaco, portandolo a vagabondare (8). Un fratello viene portato a mostrarsi superbo, invogliato dai cattivi pensieri che il demonio gli suggerisce; significativamente, Benedetto, accortosi del suo turbamento, gli ordina: “Traccia una croce sul tuo cuore, fratello” (9). Il demonio è l’ispiratore del presbitero Fiorenzo che, geloso, perseguita Benedetto ed i suoi discepoli (10), cercando sempre di rendere difficile la vita del monastero, tanto quella  materiale, che quella spirituale, suscitando inconvenienti di ogni tipo, come la morte di un adolescente (11).

Questi episodi, riportati da Papa San Gregorio Magno, mostrano come San Benedetto combatté il demonio, che lo attaccava incessantemente, in qualità di avversario di ogni opera buona.

4) La Medaglia possiede grandi poteri di esorcismo

La medaglia di San Benedetto è un sacramentale riconosciuto dalla Chiesa Cattolica con un grande potere. Ricordiamo qui che i sacramentali “ […]  sono segni sacri per mezzo dei quali, con una certa imitazione dei sacramenti, sono significati e, per impetrazione della Chiesa, vengono ottenuti effetti soprattutto spirituali. Per mezzo di essi gli uomini vengono disposti a ricevere l’effetto principale dei sacramenti e vengono santificate le varie circostanze della vita“ (CCC 1667).

5) La Medaglia ha da un lato l’immagine di San Benedetto con in mano una Croce e nell’altra il libro della Regola benedettina

Come si può apprezzare dalle iniziali distribuite nella Croce, questa è sempre accompagnata dal testo della preghiera e contemporaneamente è un aiuto per la recitazione della stessa. Il testo latino si compone, dopo il titolo “Crux Sancti Patris Benedicti (C.S.P.B.)”: Croce del Santo Padre Benedetto, di tre distici che racchiudono un’invocazione alla Santa Croce, con il desiderio supplicante di averla come guida ed appoggio, e l’espressione di ripudio verso Satana, al quale viene comandato di allontanarsi – con le parole di Gesù quando fu tentato da lui (Mt 4, 10) -, manifestando che non verrà prestato orecchio ai suoi suggerimenti, poiché è cattivo quello che offre. E’ un’autentica professione di fede e di amore verso Cristo, oltre che una rinuncia al maligno.

6) Le altre sigle presenti

C.S.P.B. = Crux Sancti Patris Benedicti (Croce del Santo Padre Benedetto)

C.S.S.M.L. = Crux Sacra Sit Mihi Lux (la Santa Croce sia la mia luce)

N.D.S.M.D. = Non Draco Sit Mihi Dux (non sia il demonio il mio condottiero)

V.R.S. = Vade Retro, Satana! (allontanati, satana!)

N.S.M.V. = Numquam Suade Mihi Vana (Non mi attirare alle vanità)

S.M.Q.L. = Sunt Mala Quae Libas (sono mali le tue bevande)

I.V.B. = Ipse Venena Bibas (bevi tu stesso i tuoi veleni)

7) Deve essere benedetta con una preghiera speciale

La medaglia riceve una benedizione che è conferita dai monaci sacerdoti dell’Ordine di San Benedetto, con una formula particolare.

O Dio,

che ti degnasti di riempire dello spirito di tutti i giusti il tuo santissimo confessore Benedetto,

concedi a noi, tuoi servi, che celebriamo la sua solennità, di compiere fedelmente quello che abbiamo promesso,

ricolmi del suo spirito e soccorsi dalla tua grazia “.

 

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