Gli archeologi hanno identificato il proprietario dell’anello con la sua iscrizione

Gli archeologi hanno stabilito che un anello trovato 50 anni fa vicino alla Betlemme della Cisgiordania apparteneva al governatore romano Ponzio Pilato, secondo un articolo di Haaretz.

L’anello, riferisce Haaretz, fu ritrovato durante uno scavo alla fine degli anni sessanta insieme a migliaia di altri manufatti, ma fu solo recentemente pulito e esaminato, rivelando un’iscrizione che lo identificava come appartenente all’uomo che ordinò la crocifissione di Gesù.

L’anello per la tipologia di timbro  utilizzato per l’apposizione di un sigillo ufficiale include un’immagine di una nave che trasporta vino e la scritta greca che è stata tradotta con il nome di “Pilatus”.

Ponzio Pilato era il quinto prefetto della provincia romana della Giudea, dove servì sotto l’imperatore Tiberio dal 26 al 37 dC circa. Nei resoconti evangelici, è riluttante a condannare a morte Gesù, ma alla fine si inchina ai desideri di una folla inferocita e ordina la sua crocifissione.

Gli archeologi ritengono che l’anello appartenesse a Pilato stesso o ad uno dei suoi aiutanti che avrebbe avuto l’autorità di usare il suo sigillo ufficiale.

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