Dopo tre anni di occupazione dello Stato Islamico (ISIS), si è tenuta la prima messa nella città di Mosul, Iraq.
La Santa Messa è stata presieduta da Padre Luis Montes, sacerdote missionario dell’Istituto del Verbo Incarnato (IVE) nel Monastero di San Giorgio, che si trova nella parte orientale della città, profanato dai terroristi durante la loro occupazione.
¡Misa en Mosul después de tres años!
¡Misa en Mosul después de tres años!El P. Luis Montes, IVE, nos relata su visita al Monasterio de San Jorge, en Mosul
Posted by Amigos de Irak on Monday, August 28, 2017
Il sacerdote ha dichiarato hai microfoni della Catholic News Agency che ha viaggiato a Mosul con un gruppo di cattolici per registrare la seconda parte di un documentario. Lo scopo del cortometraggio, prodotto e diretto da Jaume Vives, si propone di mostrare la realtà dei cristiani in Iraq e Siria.
Attraverso un video pubblicato sulla pagina Facebook Amigos de Irak, il sacerdote ha detto che la messa è stata celebrata il 9 agosto, un mese dopo l’espulsione dell’ISIS, il giorno in cui la Chiesa Cattolica celebra la festa di Santa Edith Stein, che morì martire in un campo di concentramento nazista.
Padre Montes ha inoltre affermato che “questo luogo ha dato sicuramente molti martiri alla Chiesa. Quando i cristiani sono stati imprigionati, torturati, poter celebrale la Santa Messa di un martire è stato uno splendido dono di Dio.”
Questa Messa è stata la prima messa celebrata a Mosul dopo tre anni. Un vero dono di Dio.
Il sacerdote ha infine sottolineato che ha offerto la Messa per l’Europa “che soffre per essersi allontanata da Dio Nostro Signore, perché il sangue di questi martiri qui in Medio Oriente smuova, commuova e risvegli i cristiani europei”.
Nelle immagini il monastero era pieno di macerie al suo interno, pareti piene di buche, immagini religiose distrutte. Le Croci affisse alle pareti del monastero sono stati quasi tutte rotte perché non ci fosse più traccia della simbologia cristiana. La statua della Vergine Maria decapitata.
“Lo Stato Islamico odia Cristo, odia la Redenzione, odia la Croce. Lo Stato Islamico è pura distruzione”, ha espresso il sacerdote spagnolo.
Il Padre Montes ha inoltre segnalato che nel monastero i terroristi hanno scavato un buco all’interno della Chiesa dove hanno ricavato un carcere dove molti cristiani sono stati rinchiusi, lasciando incisi i propri nomi sui muri come testimonianza.
“Vedere un luogo santo come questo dissacrato è doloroso. Ma d’altra parte, tanta distruzione, tanto odio nei confronti dei cristiani e verso tutto ciò che sia cristiano, in realtà è un odio verso Cristo stesso.”