Cerchiamo di rispondere alle molte domande che possono sorgere sul vero significato della Domenica delle Palme.
Cosa inizia?
Con la Domenica della Palme inizia la Settimana Santa.
Come viene celebrata?
Le cerimonie principali sono la benedizione delle palme, la processione, la Santa Messa e la lettura del passaggio sulla Passione di Cristo durante la Liturgia Eucaristica.
Perchè è allo stesso tempo acclamazione del Messia e profezia della sua Passione?
Esistono due tradizioni liturgiche che hanno dato il via a questa celebrazione: quella di Gerusalemme e quella di Roma.
Nella tradizione liturgica di Gerusalemme il gesto profetico di Gesù viene acclamato entrando come Re della pace e come Messia per poi essere condannato per l’adempimento delle profezie.
Ai fedeli cristiani viene consigliato di conservare nelle loro case, insieme alle croci o alle immagini religiose, i rami benedetti come ricordo della vittoria pasquale del Signore Gesù.
La seconda tradizione liturgica è quella di Roma, che ci invita ad entrare consapevolmente nella Settimana Santa della gloriosa e amorevole Passione di Cristo, anticipando la proclamazione del mistero nel Vangelo di Matteo (26: 14-27: 66). La Passione di Cristo viene letta questa Domenica, anche chiamata Domenica della Passione, proprio perchè sennò non verrebbe mai letta in altre domeniche dell’anno liturgico.
Per il bene spirituale dei fedeli, è consigliabile che la narrazione della Passione sia letta nella sua interezza e che le letture che precedono non vengano omesse. Dopo la lettura della Passione, l’omelia non dovrebbe essere omessa.
Un re umile
Gesù è un re ma un re della pace, dell’umiltà e dell’amore. Su un asino , una cavalcatura modesta, un animale da soma, il Signore si presenta alla folla. Zaccaria aveva annunciato (9,9): “Ecco, il tuo re viene da te: è giusto e vittorioso, umile e monta su un asino, su un puledro, un asino”.
Perchè le palme? Ma si possono usare solo le palme?
Ancora oggi, la benedizione delle palme attira folle, con un pubblico a volte inusuale sedotto da queste palme e rami d’ulivo (o bosso, o alloro, a seconda del paese) che può essere tenuto a casa fino all’anno successivo .
Simbolo di vita e resurrezione, il bouquet è portatore di bene , piuttosto che buona fortuna. È posto nelle case o adorna i crocifissi: porta Gesù risorto nelle case.
Questi rami che sono tenuti nelle mani per acclamare la croce di Cristo sono anch’essi posti a volte sulle tombe e poi acquisiscono un significato funerario.
Non è solo per onorare la memoria di una persona amata, ma anche per manifestare la propria speranza di vedere rinnovata e fiorire la propria fede nella risurrezione di Gesù Cristo e di quella dei morti.