In Italia esiste una cripta risalente al IX secolo dopo Cristo che da molti viene considerata la “Cappella Sistina della pittura paretale rupestre”. 

A pochi chilometri da Matera, lungo l’Appia Antica, in una delle gravine che solcano l’altopiano della Murgia, si trova uno dei luoghi più suggestivi del Sud Italia: la Cripta del Peccato Originale. 

Opera della sapiente mano del “Pittore dei Fiori di Matera”, un monaco benedettino, l’opera narra le scene del Nuovo e dell’Antico Testamento in un ciclo affrescato risalente all’XI secolo.

Questo gioiello, che fu riscoperto soltanto nel 1963 da un gruppo di giovani appassionati di arte, da stalla per greggi di pecore è diventata una delle tappe imperdibili nella visita alla città dei Sassi.

Il suo straordinario ciclo di affreschi, realizzato cinquecento anni prima di Giotto, evidenzia i caratteri tipici dell’arte benedettino-beneventana (secc. VIII-IX). L’umile frescante, ricordato come il Pittore dei Fiori di Matera, ha illustrato sulla parete di fondo il racconto biblico dei primi capitoli della Genesi: Dio Padre Creatore, la Luce, le Tenebre, la creazione di Adamo, la nascita di Eva, la tentazione e il Peccato Originale. Il racconto della Creazione lascia poi spazio, nelle tre conche absidali, alle splendide triarchie degli Apostoli (Pietro, Andrea e Giovanni), degli Arcangeli (Michele, Gabriele e Raffaele) e alla venerazione della Vergine Regina.

Al contrario della Cappella Sistina, dove i capolavori si trovano in alto, nella Cripta del Peccato Originale si è attorniati dalla bellezza artistica.

L’unicità della “Cappella Sistina del Sud Italia” sta nell’essere stata molto avanguardista, una totale novità per l’arte dell’alto Medioevo. Questo frate seppe raffigurare dei volti e dei capi quasi perfetti per quell’epoca, umanizzati, intensi ed ebbe la straordinaria intuizione di rendere queste scene bibliche così chiare da essere stata soprannominata “la Bibbia dei poveri”.

L'episodio della Creazione dell'uomo ha come punto focale il contatto tra le dita del Creatore e quelle di Adamo, attraverso il quale si trasmette il soffio della vita. Molto simile al capolavoro di Michelangelo nella Cappella Sistina

Qui sopra l’episodio della Creazione dell’uomo ha come punto focale il contatto tra le dita del Creatore e quelle di Adamo, attraverso il quale si trasmette il soffio della vita. Molto simile al capolavoro di Michelangelo nella Cappella Sistina.

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