Coppia Ucraina si sposa prima di combattere per il proprio Paese. La storia di questi due giovani durante la guerra ci aiuta a comprendere la forza dell’amore e l’importanza del Sacramento del Matrimonio!

In una guerra, sai per cosa vale davvero la pena combattere? Quando tutto sembra non avere più senso, Dio è colui che dona la forza e la grazia necessarie. L’avvocato e professore Taiguara Fernandes de Sousa sabato scorso ha condiviso sui social la testimonianza dei due ragazzi.

Coppia Ucraina si sposa prima di combattere per il proprio Paese

“Alcune storie dall’Ucraina mi hanno fatto riflettere molto su quanto sia stata dannosa e profonda la distruzione della cultura e dei valori occidentali. La coppia nelle foto è composta da Yaryna Arieva e Sviatoslav Fursin, cittadini ucraini. Si sono sposati poche ore dopo l’invasione russa.

Il matrimonio doveva essere a maggio, non sapevano se sarebbero sopravvissuti fino ad allora, ma volevano esserlo davanti a Dio prima che accadesse qualcosa. Com’è andato il giorno del tuo matrimonio? A raccogliere fucili per difendere il Paese.

Ci sono molti fatti qui che mostrano come il nostro Occidente sia in profonda crisi spirituale. Lascio a voi le risposte:

1) Da queste parti la gente darebbe tanto valore al Sacramento del Matrimonio, o preferirebbe lasciarlo per dopo, quando potrebbe essere un “evento sociale”?

2) Unirsi per sempre alla persona amata, davanti a Dio, sarebbe visto come qualcosa di così urgente da queste parti, al punto da cambiare tutti i piani e questo nel mezzo di una guerra?

3) Daremmo tanto valore alla difesa della nostra comunità, della nostra gente, dei nostri valori, rinunciando alla comodità, al “giorno del matrimonio”, capendo il valore del sacrificio e lottando per esso?

4) La nostra consapevolezza della morte, il fatto che tutto possa finire in qualsiasi momento, che siamo sempre davanti a Dio, è così forte?

5) Resisteremmo a una guerra?

Ora, aggiungi tutto questo alla richiesta dell’Arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina (in comunione con Roma), Sviatoslav Shevchuk, affinché tutte le chiese siano lasciate aperte, per accogliere le persone nel mezzo della guerra e dei bombardamenti.

Ciò è in contrasto con l’atteggiamento di tanti sacerdoti e vescovi occidentali che hanno preferito, molti da soli, chiudere le chiese negli ultimi due anni e negare alle persone i sacramenti: troppa attenzione al corpo e niente all’anima; molte persone sono morte senza unzione. Impossibile non fare un confronto e constatare come il nostro Occidente sia stato DISTRUTTO nei suoi valori e nel suo spirito.

Non sappiamo nemmeno se Yaryna Arieva e Sviatoslav Fursin siano ancora vivi, ma Dio benedica loro e il loro matrimonio.

Ringraziamoli per il loro esempio”.

Preghiamo per la Pace in Ucraina e nel Mondo!

Approfondimento:

IG Taiguara Fernandes (Fonte)

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