"Il più grande male dell'aborto è la morte dell'amore nel cuore di coloro che lo commettono" - Ruth Pakaluk
In un mondo in cui la santità sembra lontana, la vita di Ruth dimostra il contrario. Era moglie, madre, attivista Pro Vita e membro dell'Opus Dei. Ha vissuto con amore, intensità e gioia. La sua vita ordinaria, ma straordinaria, è ora considerata da molti un esempio moderno di santità!

Da Harvard alla Chiesa Cattolica
Ruth è nata nel 1957 negli Stati Uniti. Era una studentessa eccezionale. Eccelleva anche nelle arti, padroneggiando l'oboe, il violino e la grancassa. Era inoltre appassionata di hockey su prato. Quando è entrata ad Harvard nel 1975, era atea e pro-choice.
Lì ha conosciuto il suo futuro marito, Michael Pakaluk, con il quale ha iniziato una sincera ricerca della verità. Ruth e Michael si sono convertiti nel 1981, già sposati e con il loro primo figlio tra le braccia.

Maternità e Missione
Mamma di sette figli, uno dei quali è venuto a mancare a sole 7 settimane, ha combinato la vita familiare con una profonda spiritualità e un amore concreto per la Chiesa.

L'impegno di Ruth per il movimento pro-vita è iniziato ad Harvard ma è cresciuto nel corso degli anni. Ha fondato gruppi universitari, ha guidato l'organizzazione Massachusetts Citizens for Life e ha organizzato campagne, eventi, cene di beneficenza, dibattiti e conferenze... il tutto rimanendo impegnata nella formazione dei suoi figli.

Quando la Croce bussa alla Porta...
A 34 anni, a Ruth è stato diagnosticato un cancro al seno in stadio avanzato. Dopo un intervento chirurgico e la chemioterapia, ha vissuto alcuni anni di relativa stabilità, durante i quali ha dato alla luce la sua figlia più giovane, Sophie.
Quando il cancro è tornato e si è diffuso alle ossa e al fegato, Ruth ha affrontato la sofferenza con una serenità soprannaturale. Ha continuato a scrivere, insegnare, accogliere, cantare e preparare i suoi figli alla vita.
"Voglio vedere Dio; voglio vedere colui che ha pensato a tutto questo" - Ruth, nella sua ultima lettera a un amico.

Un'Eredità di Amore e Verità
Ruth è morta il 23 settembre 1998, a 41 anni, circondata dalla sua famiglia e da dozzine di amici che pregavano con lei a casa.
"È morta come viveva: con dignità, fede e circondata dall'amore" - Rettore della Cattedrale di Worcester
La sua storia è stata raccontata dal marito nel libro "The Atpalling Strangeness of the Mercy of God"; una lettura obbligata per coloro che cercano un vero modello di santità nei nostri tempi. Ruth ha vissuto per i suoi figli, i suoi amici e i non ancora nati, ed è morta con i suoi occhi verso il cielo. La sua causa di canonizzazione è aperta.
"Ho amato la vita che Dio mi ha dato. Non c'è nessun'altra vita che avrei preferito vivere" - Ruth Pakaluk, giorni prima della sua morte.