Sembra una storia uscita da una barzelletta, invece è una storia vera e ben documentata. Questi monaci italiani del 17 secolo facevano sul serio e hanno scelto un digiuno molto duro: passare ad una dieta liquida a base di birra.

Nel 1600 alcuni monaci appartenenti all’ordine dei minimi di San Francesco di Paolo, provenienti dal Sud Italia si trasferirono nel monastero di Neudeck ob Der Au, in Baviera, patria della birra. Questi monaci ogniqualvolta arrivava la Quaresima stabiliva una dieta rigidissima che durava per l’appunto 40 giorni. Dopo un rapido “brainstorming” su quale sarebbe potuta essere la migliore scelta, conclusero che la birra, o “pane liquido” come la chiamavano, potesse essere una buona dieta che non li facesse proprio morire di fame.

Rimboccatisi le maniche i monaci Paolini iniziarono a produrre una birra speciale, insolitamente forte che forniva carboidrati e sostanze nutritive per combattere la fame. Questa birra in stile Doppelbock divenne un prodotto originale della birreria Paulaner, fondata nel 1634, con il nome di “Salvator”, dal nome di “Sankt Vater” o “Birra del Santo Padre”.

I monaci, orgogliosi del loro lavoro e del gustoso prodotto decisero di inviarne un pò anche al Papa per avere un parere definitivo sul fatto che questa birra fosse appropriata per il digiuno quaresimale.

Il lungo tragitto che portò il barile di birra da Monaco a Roma rovinò inevitabilmente il sapore della birra. Giunta dal papa, questi ne rimase alquanto disgustato da definirla come un “sacrificio”. Diede comunque parere positivo ai monaci che continuarono ad usarla come dieta liquida.

Oggi la birra Paulaner viene distribuita e consumata in più di 70 paesi nel mondo ed è una dei principali birrifici presenti durante l’Oktoberfest.

Un digiuno solo per duri di stomaco!

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