Un tempo ritenuta una cosa riservata ai “castelli interiori” di anime altamente mistiche come Santa Teresa d’Avila, la direzione spirituale è oggi sempre più popolare tra i cattolici di tutti il mondo dopo la speciale enfasi ricevuta nel periodo immediatamente successivo al Concilio Vaticano II, ovvero, della ricerca della santità nel quotidiano.

Tale ricerca avviene se sostenuta e guidata nella direzione spirituale che, secondo Benedetto XVI, non è solo una importante pratica da riscoprire ma un “insostituibile compito” per “ogni cristiano che voglia vivere con responsabilità il proprio Battesimo, cioè la vita nuova in Cristo”.

Ma i buoni direttori spirituali possono essere difficili da trovare, e può essere difficile sapere quando si ha bisogno di una direzione spirituale. Per questo abbiamo voluto approfondire. Ecco alcuni punti essenziali.

Cos’è la direzione spirituale – e cosa non lo è?

Mentre le risposte dei direttori spirituali e degli esperti variano leggermente su questa domanda, una cosa è chiara: la direzione spirituale deve mirare a formare e coltivare una relazione con il Signore.

La direzione spirituale è essenzialmente un incontre fra tre parti: il Signore, il direttore spirituale e il “regista” per far sì che quest’ultimo possa crescere nel proprio rapporto personale con il Signore. 

La direzione spirituale non è una consulenza di tipo pastorale, che riguarda più la risoluzione dei problemi legati alla vita di quella persona, e che è assolutamente necessaria. La direzione spirituale non è nemmeno una confessione. La confessione è, come sappiamo, per i propri peccati. La confessione, che non è un elenco della biancheria che indossiamo intendiamoci, è innanzitutto un sacramento nel quale di fronte a Dio confidiamo i nostri errori, esprimiamo rimorso, chiediamo scusa e promettiamo di non commetterli più. 

La direzione spirituale invece si concentra su una relazione con Dio, che non è talvolta un problema da risolvere ma un qualcosa da scoprire, approfondire e celebrare. La pratica ha radici bibliche come in possiamo vedere in Atti 8: 27-39 in cui un eunuco etiope viaggia e legge le Scritture, ma non comprende appieno il brano che sta leggendo.

Quali ostacoli devo rimuovere affinché quell’incontro possa svolgersi nella mia vita? Cosa devo fare per sbarazzarmi di quell’ostacolo in modo che io sia pronto a dire di sì a ciò che Dio mi sta chiedendo?

Chi ha bisogno della direzione spirituale? È per tutti?

La prima cosa che potremmo dire di un direttore spirituale è che tutti ne hanno bisogno. La direzione spirituale inoltre diviene particolarmente utile quando una persona sperimenta nella sua vita un episodio inaspettato, di solito un evento doloroso, come la perdita di una persona cara, di un lavoro, di un sogno. Oppure quando si diventa “spiritualmente pigri” e si ha bisogno di riaccendere la fiamma della vita spirituale, quando si attraverso un momento traumatico per via dei propri peccati, o per un errore commesso da altri o quando si deve far fronte a una prova spirituale interna che può mettere a rischio la fede. 

Dove trovare dei buoni direttori spirituali?

È facile dire che la mia parrocchia è terribile e il mio prete è troppo occupato … ma devi continuare a cercare. Perché i migliori direttori spirituali sono sempre ben nascosti. Senti qualche amico che consideri spiritualmente allenato, di buona formazione e chiedigli chi è il suo allenatore…

Pregare per trovare il vostro direttore spirituale. Ci avete mai pensato?

Tutti possono diventare direttori spirituali? Anche i laici?

Una corrente di pensiero tradizionale dice che solo e soltanto i preti sono automaticamente qualificati, in virtù della loro formazione spirituale, a diventare direttori spirituali. Ma tutto dipenderà da quanto sia buona la loro formazione.

I sacerdoti possono avere quel dono, ma quel dono deve essere sviluppato, come ogni talento che abbiamo. Qualcuno potrebbe essere un atleta nato ma dovrebbe comunque esercitarsi e diventare bravo nello sport che pratica, ed è così anche con il sacerdozio.

I laici, quando ricevono la formazione e l’addestramento adeguati, sono capaci di formare altrettanti eccellenti direttori spirituali.

A volte l’esperienza di vita di un laico che riceve la direzione spirituale sarà più consona e simile alla persona laica da cui riceve la direzione spirituale, vivendo entrambi immersi nel mondo.

Cosa succede nella direzione spirituale?

Nella direzione spirituale è importante considerarsi rotti, rotti dentro. Perché ognuno di noi con i suoi difetti, è un pò guasto dentro. Per questo ci affidiamo alla direzione spirituale. E’ partire dai nostri punti oscuri, conoscerli meglio, e saperne trovare la cura. La direzione è come andare dal medico. Non si inizia a raccontare ad un dottore di cose che non ci danno fastidio, ma dei nostri malanni.

Da parte di chi vuole ricevere una direzione spirituale ci deve essere in primis la volontà di essere trasformati dalla preghiera. Senza una vita fatta preghiera la direzione spirituale diventa sterile.

Cosa succede se un direttore spirituale non è adatto?

Il saper discernere se la persona con la quale ti confronti spiritualmente è adatta o meno dipenderà solo da te. E’ importante rendersi conto se si sta attraversando un momento della propria vita che richieda talvolta un direttore spirituale diverso. Anche la direzione spirituale può giungere ad una sua fine naturale. Non bisogna spaventarsi di questo. Anzi, è coraggioso e sincero saper affrontare questa decisione per non far perdere tempo ad entrambi. 

Non abbiate paura quindi di approfondire il vostro rapporto con Dio ogni giorno, a cercare il Signore attraverso la preghiera e vivendo la vostra vita spirituale in maniera vibrante. E’ un impegno serio, ma ne varrà la pena, i risultati saranno sorprendenti: cercate la presenza di Dio in ogni cosa che fate. 

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