Papa Francesco tiene nella sua stanza una piccola icona ucraina della Madonna della Tenerezza, un’icona molto venerata dai popoli slavi, soprattutto in Ucraina ed in Russia, “che conservo e venero” e che prega tutti i giorni.

Lo ha rivelato il Santo Padre nel suo discorso ai seminaristi del Pontificio Collegio Ucraino di San Giosafat di Roma convocati in udienza per l’85° anniversario della fondazione del Collegio da parte di Pio XI.

Papa Francesco ha rivelato ai giovani seminaristi che l’icona era un dono dell’Arcivescovo Maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina “quando eravamo a Buenos Aires. Quando sono venuto qui, a Roma, ho chiesto che me lo portassero. ”

Questa icona ha tra l’altro una storia molto particolare. Oltre ad essere antichissima, l’originale risale al 1130 e giunse a Kiev da Costantinopoli e per volere del principe Andrea Bogoliubskij nel 1155 venne portata nella cattedrale della Dormizione della città di Vladimir, da cui l’icona prende il nome, si dice che essa abbia avuto il potere di far inginocchiare proprio Stalin. Il più sanguinoso dittatore della storia, la cui figlia si convertì al cattolicesimo, fece addirittura caricare l’icona su un aereo per farla sorvolare su Stalingrado per benedire la città, allora assediata dalle truppe naziste di Hitler. Difatti, la città non cadde e l’esercito di Hitler andò incontro ad una delle più grandi disfatte militari della storia contemporanea.

La Madonna della Tenerezza, detta Icona di Vladimir o Vergine dei Misteri, ha una storia di miracoli dietro di sé incredibile, tanto da ritenerla la responsabile della cacciata dei turchi dalla città di Costantinopoli o quando fu inviata in soccorso a Mosca dopo l’assedio delle orde del Khan Turco-Mongolo Tamerlano il quale, secondo la leggenda, fu fermato dall’apparizione della Madonna della Tenerezza circondata da angeli muniti di spade. Tanto è che la Chiesa Russa Ortodossa ricorda ogni anno, il 26 di agosto, tale evento.

L’originale dell’icona si trova nella galleria Tret’jakov di Mosca.

Ecco qui l’icona originale:

Icona di Vladimir

La particolarità più espressiva di questa iconografia è proprio il modo in cui Madre e Figlio si abbracciano: la Vergine con una mano lo regge sospingendolo a sé e con l’altra lo indica come Salvatore e via da seguire. E il Bambino si protende verso la Madre poggiando il volto sulla sua guancia. Con Maria che diventa anche l’immagine della Chiesa che riceve l’abbraccio di Cristo.

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