Si celebra l’1 novembre, è una festa della luce non delle tenebre. Negli ultimi 10 anni, a Orsara sono arrivate oltre 200mila persone.

C’è il fuoco e c’è la zucca ma non ha niente a che vedere con Halloween. In Puglia esiste la contro-festa di Halloween: la Fucacoste o Cocce Priatorje. E’ dedicata alle anime del Purgatorio ed è una festa luminosa, senza streghe ne dolcetto-scherzetto.

E centrano le zucche. Ebbene sì, perché gli abitanti di Orsara, in Puglia, raccolgono le migliori zucche dell’anno per poi intagliarle e apporre un lumino all’interno per poi venire esposte sui davanzali delle case per guidare le anime del Purgatorio la sera del 1 Novembre.

Il significato cristiano della festa

Un tempo, nelle vie di pietra del borgo orsarese, davanti a ogni uscio di casa, si usava porre dell’olio in una bacinella piena d’acqua sormontata da un treppiede con una lampada: alla fioca luce della candela, si poteva assistere, secondo i vecchietti, alla sfilata delle anime del purgatorio. Elemento caratterizzante dei fuochi è la ginestra, un arbusto che in fiamme si volatilizza facilmente, facendo sembrare che il legame cielo-terra si compia sotto i nostri occhi. E’ convinzione che le anime dei defunti, tornando fra i vivi, facciano visita ai parenti e tornino alle dimore dove avevano vissuto, si riscaldino e continuino il loro peregrinare per tutta la notte. Secondo la credenza popolare, la zucca accesa avrebbe fatto ritrovare al defunto la casa dove era vissuto. In onore dei defunti, si consumano cibi poveri ma simbolici: il grano lesso condito col mosto cotto, e poi le patate, le cipolle, le uova e le castagne cotte sotto la brace.

La processione delle anime del Purgatorio

La processione della Confraternita delle Anime del Purgatorio sotto il titolo di Santa Maria delle Grazie” è fatta dai confratelli incappucciati, completamente vestiti di bianco, che si avviano dall’antica Chiesa dei Morti e attraversano il paese accompagnandosi, come vuole la tradizione, alle anime dei defunti. La processione della mezzanotte dell’1 novembre è un’usanza che, secondo le fonti più accreditate, risale al diciottesimo secolo. Una tradizione che ha più di 300 anni e dove gli incappucciati portano con loro zucche-lanterne.

Una tradizione che viene dalla Galizia

La Fucacoste o Cocce Priatorje è una tradizione che risale addirittura al 1200, per un evento che ancor oggi è un misto di fede e religiosità popolare. Un rito che addirittura avrebbe origini spagnole, anzi galiziane, essendo Orsara, cittadina sorta dove vi era il rifugio di un’enorme orsa coi suoi piccoli, una fondazione della Galizia, poi finita nelle mani degli Aragonesi. Lungi dallo Shamain celtico-irlandese che diede vita ad Halloween, i galiziani già veneravano i defunti con processioni e rituali legati al fuoco. Nella sera di Ognissanti i vivi si radunavano nella chiesa del paese per onorare i loro morti, lì sepolti. 

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