Sono molti i medici santi che compaiono nell’agiografia medica. Noi ne abbiamo voluti raccontare due in particolare, di cui le fonti storiche ne dimostrano l’autentica professione medica!
Il primo medico santo fu un evangelista: San Luca. Egli, prima di avviarsi sulla strada dell’annuncio cristiano, di professione faceva il medico. San Paolo lo ricorda così nella sua Lettera ai Colossesi: “Vi salutano Luca, il caro medico, e Dema” (4, 14). Questa sua professionalizzazione forse ha contribuito che l’evangelista di nobile famiglia abbia scritto non solo il Vangelo più lungo di tutti, composto da ben 19.404 parole, ma che sia anche quello contenente più vocaboli, ben 2055 termini diversi, e che sia senza dubbio il più raffinato a livello stilistico. Sua fu anche la grande composizione degli Atti degli Apostoli, un ritratto complesso, storico e teologico, della Chiesa delle origini nel quale dominano le figure di Pietro e di Paolo.
E’ stato proclamato patrono dei medici.
Ma subito dopo San Luca vennero i “Santi Medici” Cosma e Damiano. Festeggiati dalla Chiesa Universale il 26 settembre di ogni anno questi medici hanno davvero una storia bellissima e documentata.
Le fonti storiche ci dicono che essi erano gemelli nati in Arabia, con una grande passione per la medicina, tanto da aver studiato l’arte medica in Siria. Si dedicarono anima e corpo alla cura dei malati: gratis! Essi, infatti appartenevano alla categoria degli anárgivi, i “senza denaro” ossia quei medici che per le cure non chiedevano niente in cambio.
Durante il regno di Diocleziano, nel 303, il governatore romano li fece decapitare, talvolta per la fama che si era man mano accresciuta. Vennero proclamati patroni dei medici, dei chirurghi e dei farmacisti ed il loro culto si estese soprattutto dopo il IV secolo a.C. a tal punto che a Bitonto, nel Sud Italia, è stato costruito un santuario a loro dedicato dove ogni anno accorrono migliaia di pellegrini!