Il generale Charles De Gaulle è ben noto in tutta la storia moderna per essere stato il leader delle forze francesi che chiamò alle armi il popolo di Francia per opporsi all’invasione della Germania nazista di Hitler. Ciò che non è noto è il suo bellissimo rapporto che ebbe con la sua figlia minore Anne (1 gennaio 1928 – 6 febbraio 1948) affetta da Sindrome di Down.
Anne nacque il giorno di Capodanno del 1928 ed era la terza dei tre figli di Charles e Yvonne de Gaulle. Nelle parole di De Gaulle, Anne era “un enfant pas comme les autres”, una bambina come tutte le altre. Anne aveva la sindrome di Down soltanto che allora non si chiamava “sindrome di Down”. I bambini affetti da questa sindrome venivano chiamati “mongoloidi”.
Avere bambini Down in famiglia all’epoca veniva collegato con l’abuso di alcol poiché non era stata ancora scoperta la causa di tale sindrome che guarda caso fu scoperta da uno scienziato cattolico, Jerome Lejeune, e il suo gruppo di ricerca, dove venne alla luce che la sindrome di Down era causata da una terza copia del cromosoma 21.
Negli anni ’30, era comune per le famiglie francesi lasciare i bambini disabili in ospedali che erano terribilmente mal equipaggiati per prendersene cura. Tuttavia i coniugi De Gaulle rifiutarono tale soluzione preferendo accudire Anne a casa. De Gaulle disse una volta: “Dio ce l’ha donata. Dobbiamo assumerci la responsabilità per lei, ovunque lei sia e qualunque cosa accada.”
Descritto come un uomo presuntuoso e stoico per natura, quando c’era Anne il generale di ferro tornava ad essere un padre affettuoso, che a quanto si dice chiamava sua figlia “La mia gioia”. Si dice che abbia letto storie e le abbia cantato canzoni e che le abbia dimostrato un affetto che non ha mostrato ad altri, nemmeno verso gli altri familiari. È stato detto che Anne fosse la figlia prediletta di Charles.
L’alto ufficiale dell’esercito che veniva definito come un infame per la sua aria altezzosa e sdegna come capo della Francia Libera durante la seconda guerra mondiale e in seguito come presidente francese non esitò invece ad abbassarsi per poter giocare sul pavimento con la sua Anne.
Secondo Samuel Gregg, Direttore di Ricerca dell’Istituto Acton ed esperto in materia, De Gaulle era ben consapevole di come i nazisti trattassero bambini come Anne, e questo, a sua volta, ispirò il suo rifiuto di arrendersi ai nazisti. Il suo “atto di resistenza” era un modo per “salvaguardare la figlia indifesa da coloro che la vedevano come disumana”.
Dopo la guerra, Charles e sua moglie Yvonne fondarono la Fondation Anne de Gaulle, una casa per ragazze disabili, molte delle quali avevano disabilità mentali gravi. Nel 1948, Anne soccombette alla polmonite, un mese dopo il suo ventesimo compleanno morì tra le braccia di suo padre. Alla sua morte, si dice che Charles abbia detto: “Maintenant, elle est comme les autres“. (“Ora, lei è come gli altri.”). Portava sempre con sè un ritratto di Anne con lui e sosteneva che questo ritratto una volta gli avesse salvato la vita fermando un proiettile in un tentativo di omicidio nel 1962. Quando Charles de Gaulle morì, volle essere sepolto accanto alla sua amata Anne.
Uno dei biografi di Charles de Gaulle, Jean Lacouture, riportò queste parole del generale francese: “Senza Anne, non avrei mai potuto fare quello che ho fatto. Mi ha dato il cuore e l’ispirazione. ”
Questo bellissimo rapporto tra padre e figlia ci insegna qualcosa che di solito dimentichiamo: che tutti noi possiamo trovare forza nella debolezza e che nulla è più potente dell’amore che si dona da sé.