Non era ricco, non era famoso, era analfabeta e soprattutto era un alcolista. Di quelli gravi. E ora diventerà santo, tant’è che in molti lo hanno già soprannominato il “Santo Bevitore”. 

Matt Talbot nacque nel 1856 da una famiglia molto povera della zona di North Strand, a Dublino, in Irlanda ed era il secondo di 12 figli. La maggior parte dei suoi fratelli maschi erano degli alcolisti, il padre era un alcolista, e com’è naturale anch’egli iniziò con questo vizio sin dalla tenera età.

Lasciata la scuola a soli 12 anni Matt entrò a lavorare in una enoteca, ed ecco la che il gioco è fatta. Assaggio dopo assaggio Matt divenne un alcolista, a tal punto che la sua vita veniva guidata dalla necessità del bere. Le sere girovagava di pub in pub con i suoi fratelli pronto a spendere tutti i suoi guadagni per un drink, arrivando a impegnarsi gli stivali quando non aveva abbastanza soldi per una pinta.

Per 15 anni Matt mendicò, prese in prestito e rubò qualsiasi cosa di cui avesse bisogno per soddisfare la sua dipendenza, arrivando una volta a rubare il violino a un mendicante per venderlo per comprarsi del liquore.

Una notte del 1884, senza soldi e senza credito, Talbot non fu in grado di comprare un drink nel pub locale. I suoi compagni di bevute che di lì a poco passarono al pub non si resero nemmeno conto di lui. Talbot in quel momento si rese conto che la sua vita non era felice perché non aveva senso.  Tornò a casa e disse a sua madre che era pronto a “prendere l’impegno” (smettere di bere). La madre gli confessò che non prendesse un impegno così serio se prima non avesse intenzione di farlo. Ma il cuore di Matt era ormai stato toccato, prima dalla miseria, poi dal rimorso e presto dall’amore. Si confessò per la prima volta da anni e tornò ad accostarsi ai sacramenti. Da lì ai prossimi 40 anni Matt non avrebbe più toccato un bicchiere, ripromettendosi che avrebbe ripagato tutti i suoi debiti. 

Grazie alla sobrietà Matt riscoprì il vero senso della santificazione personale. Divenne Francescano del Terzo Ordine Secolare. Imparò a leggere per poter studiare la Bibbia e le vite dei santi e diede quel poco che aveva per aiutare i poveri e la Chiesa.

Visse una vita austera, dormendo su un asse di legno con un tronco come cuscino. Faceva affidamento sulla grazia che veniva dalla frequenza quotidiana alla Messa e dalla costante preghiera.

“Non essere mai troppo duro con l’uomo che non riesce a smettere di bere”, disse una volta. “Smettere di bere è difficile quanto risuscitare i morti. Ma entrambe le cose sono possibili e perfino facili per nostro Signore. Dobbiamo solo dipendere da Lui”. La Messa lo aiutò a smettere di bere. Quando i suoi amici si recavano al pub lui si dirigeva verso la Chiesa convinto che la minima ricaduta lo avrebbe riportato sulla vecchia strada. Anche se la tentazione non svanì mai. 

La domenica della Trinità di quando aveva 69 anni, Matt Talbot stava passeggiando lentamente per le strade di Dublino per andare a Messa. Con il corpo indebolito da decenni di duro lavoro, morì per un infarto e venne scoperto solo in seguito – un anziano non identificato trovato morto in strada. Morì come era vissuto, nell’oscurità. Ma quel giorno era nato alla gloria. 

Il medico legale fu sorpreso di scoprire che Talbot aveva avvolto pesanti catene e corde penitenziali attorno alla vita, al braccio e alle gambe. La notizia della sua santità si diffuse rapidamente in tutta l’Irlanda e la causa della sua canonizzazione fu iniziata quasi immediatamente.

Il 3 ottobre 1975, Papa Paolo VI lo dichiarò Venerabile (degno d’onore), il primo passo verso la canonizzazione. A volte indicato come il “Santo in tuta”, è il patrono degli alcolisti. La sua festa è il 19 giugno.

La storia di questo esempio di santità nascosta e ordinaria ci insegna a saper prendere le redini della nostra vita, e che ciò è possibile anche nei momenti più bui e difficili delle nostre esistenze se ci appoggiamo non solo alle nostre forze (necessarie ma non sufficienti) e su quelle di Colui che ci vuole santi perché suoi Figli.

Chiediamo la sua intercessione per tutti coloro che soffrono per una dipendenza, perché Dio dia loro il coraggio di perseverare nella difficile via del recupero. Venerabile Matt Talbot, prega per noi!

La tomba del Venerabile Matt Talbot

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