“Chi si confessa bene diventa santo.” E’ stata pubblicata da Avvenire la Prefazione di Papa Francesco alla nuova edizione di “Chi prega si salva”, che va ad affiancare e accompagnare l’introduzione che a suo tempo regalò a 30Giorni l’allora cardinale Josef Ratzinger, poi papa Benedetto XVI. Un vademecum per “confessarsi bene” che accompagna la sesta edizione del diffuso libretto “Chi prega si salva” curato da don Giacomo Tantardini (1946-2012).
Ecco il vademecum di Papa Francesco per una buona confessione.
Esame di Coscienza:
“Il punto di partenza è l’esame di coscienza, il dolore sincero per il male commesso. L’accusa dei singoli peccati, con concretezza e sobrietà. Senza vergognarsi della propria… vergogna.”
Sì, è normale Vergognarsi!
“Perché anche la vergogna è una grazia se ci spinge a chiedere il perdono, come è una grazia il dono delle lacrime, che lava il nostro sguardo, ci fa vedere meglio la realtà… Al Signore basta un accenno di pentimento.”
Gesù ci aspetta nel confessionale:
“La misericordia divina, come impariamo dal Vangelo, attende paziente il ritorno del figliol prodigo, anzi lo anticipa, lo previene toccando per prima il suo cuore, così da destare in lui il desiderio di poter essere riabbracciato dalla Sua infinita tenerezza e di poter ricominciare a camminare. “
Cosa fare allora nel confessionale?
“Nel confessionale dobbiamo essere concreti nell’accusa dei peccati, senza reticenze, ma poi vediamo che è il Signore stesso che ci “tappa la bocca”, come a dirci: basta così… “
Il Signore vuole la tua gioia:
“Gli basta vedere questo accenno di dolore, non vuole torturare la tua anima, la vuole abbracciare. Vuole la tua gioia. Perché Gesù è venuto a salvarci così come siamo: poveri peccatori, che chiedono di essere cercati, trovati, presi in braccio, portati da Lui.”