Un semplice arbusto che si trova di fronte alla Chiesa di Santa Cruz di Querétaro, in Messico, sta sfidando la scienza. L’albero produce infatti delle spine a forma di croce ed è diventato una vera e propria star per i fedeli che passano nei paraggi.

Una lunga storia fatta di guerre e apparizioni

Il luogo in cui sorge l’arbusto ha dietro di sé una lunga storia. Secondo la tradizione popolare cattolica, qui si svolse una delle più sanguinose battaglie fra l’esercito spagnolo di Conquistadores e i Cicimechi, una popolazione indigena mesoamericana stabilitasi in Messico molto bellicosa e che si oppose strenuamente alla colonizzazione spagnola.

La tradizione ci ha tramandato un avvenimento miracoloso che avvenne durante la battaglia. Durante lo scontro apparve una enorme croce in cielo, motivo per cui i Cicimechi decisero di interrompere l’assalto.

Per ricordare il fatto, gli spagnoli, alla fine del XVII secolo, eressero una Chiesa e un convento sul luogo dell’apparizione chiamandola la Chiesa della “Santa Croce”.

Aldilà dei racconti e della tradizione, in questo stesso luogo venne istituito il primo Collegio per i missionari d’America, da cui uscirono i più importanti evangelizzatori del Messico. Tra questi vi è il noto San Junípero Serra, che fondò diverse missioni per cristianizzare le popolazioni indigene del Messico.

Ma perchè l’albero?

Una versione più attuale racconta che il Venerabile Antonio Márgil de Jesús giunse dinanzi a questa chiesa verso la fine del XVII secolo. Apparentemente, arrivato sul posto, e stanco dei suoi lunghi viaggi per il Sudamerica, Frate Antonio piantò il suo bastone nel frutteto del convento per poi abbandonarlo lì.

Il bastone mise in quel frutteto le sue radici e vi crebbe un albero dai cui rami nascevano spine a forma di croce.

Il cespuglio è diventato così famoso che persino l’ambasciatore degli Stati Uniti d’America in Messico, Christopher Landau, è andato a visitarlo, rimanendo del tutto sbalordito dalle spine a forma di croce.

Parola agli scienziati

Le analisi di alcuni scienziati giunti sul posto attratti dal fatto miracoloso hanno affermato che le spine a forma di croce appartengono al genere delle mimose. Ciononostante, turisti e pellegrini non vogliono perdersi questa incredibile storia e magari portarsi a casa una spina come ricordo.

E voi cosa ne pensate?

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