Il 26 Maggio abbiamo celebrato la festa di San Filippo Neri, patrono degli educatori e degli umoristi. Il cosiddetto Santo dell’Allegria era famoso anche per essere un grande confessore, perché trattava i penitenti in un modo molto particolare.

Qui vi raccontiamo il caso di una donna pettegola che si avvicinò al confessionale e della strana penitenza che San Filippo Neri gli impose.

Tale signore aveva l’abitudine di andare a confessarsi con San Filippo Neri e quasi sempre gli raccontava le stesse cose: il suo peccato era quello di calunniare i suoi vicini. Per questo motivo San Filippo le disse:

“Dopo aver spennato una gallina dovrai andare per le strade di Roma e spargerai un po’ dappertutto le penne e le piume della gallina! Dopo torna da me!”

 La signora, alquanto sorpresa, pensò che si trattasse di una penitenza veramente strana, ma volendo essere perdonata e assolta, fece ciò che San Filippo le chiese. Tornata dal santo gli disse:

 – “Padre, ho finito la mia penitenza.”

E gli mostrò il pollo spiumato:

 – “La penitenza non è finita! – disse San Filippo – Ora devi andare per tutta Roma a raccogliere le penne e le piume che hai sparso!”. 

 – “Ma è impossibile!” – disse la signora piangendo- le piume saranno ovunque!

 – “Anche le chiacchiere che hai sparso per tutta Roma non si possono più raccogliere! – replicò Filippo Neri – Sono come le piume e le penne di questa gallina che hai sparso dappertutto! Non c’è rimedio per il danno che hai fatto con le tue chiacchiere!”

Così la donna alla fine capì il grande danno che stava facendo sparlando e calunniando gli altri.

 

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