Dalla sua fondazione nel 1935, Alcolisti Anonimi ha aiutato centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo a mantenere la sobrietà e combattere il peccato dell’ubriachezza.

La maggior parte delle persone non sa però che una delle fondatrici chiave che ha contribuito all’avvio del programma fu una suora cattolica di nome suor Mary Ignatia.

Nata nel 1889, Bridget Della Mary Gavin crebbe in una cittadina rurale dell’Irlanda, fino a quando non emigrò a Cleveland, Ohio, nel 1896. Qui frequentò la scuola cattolica e studiò musica. Nonostante i desideri di sua madre, si unì alle Suore della Carità di Sant’Agostino all’età di 25 anni come “vocazione tardiva” e le fu dato il nome di Ignatia.

Fu un’insegnante di musica per diversi anni, fino a quando il suo ordine non la trasferì in ospedale a occuparsi di pastorale sanitaria.

Nel 1928 il suo ordine aprì l’ospedale Saint Thomas di Akron e fu nominata responsabile delle ammissioni. Come responsabile delle ammissioni, divenne amica del Dr. Bob, uno dei co-fondatori di Alcoholics Anonymous e che dopo aver lottato contro l’alcolismo era stato allontanato dagli ospedali più prestigiosi di Akron.

Nel 1934, iniziò a provare a trattare i pazienti con alcolismo sia dal punto di vista medico che pastorale, un concetto che non venne ben accolto da molti ospedali dell’epoca.

Nel 1939, 4 anni dopo aver fondato gli Alcoholics Anonymous, il Dottor Bob convinse Suor Ignatia ad ammettere presso l’ospedale Saint Thomas una paziente alcolista. Lavorando assieme al Dr. Bob e a Bill W., l’altro co-fondatore di Alcolisti Anonimi, i tre fondarono il primo centro di trattamento ospedaliero degli alcolisti nel suo genere negli Stati Uniti.

Il suo lavoro instancabile lavoro con i pazienti affetti da alcolismo fu così efficace e carismatico che fu ribattezzata l’ ”Angelo degli AA”. Il suo biografo che scrisse di lei:

“In poche parole, l’angelo degli AA era una donna forte ed empatica che tirava fuori il bene da ogni situazione e decise di lasciare il mondo in condizioni un po’ migliori di quelle in cui lo aveva trovato. Ignatia aveva tutto il carisma di una anamchara irlandese, o amica dell’anima, e quindi avvolse facilmente le persone problematiche nel suo abbraccio.”

Fu persino riconosciuta a livello nazionale, con l’allora presidente John F. Kennedy che le mandò una lettera di riconoscimento che la lodava per i risultati raggiunti.

Due anni dopo la morte del dottor Bob, fu trasferita nel 1952 dal suo ordine al Saint Vincent Charity Hospital di Cleveland, e fu incaricata del reparto dedicato agli alcolisti.

In pochissimo tempo fondò il Rosary Hall Solarium, un centro di trattamento per alcolisti. Si stima che durante i suoi 14 anni di lavoro riuscì a curare più di 15.000 pazienti. Quando morì, nel 1966, al suo funerale parteciparono più di 3.000 persone, tra cui Bill W.

Oggi le opere di suor Mary Ignatia continuano a vivere. I suoi contributi hanno trasformato gli alcolisti anonimi in un programma utile a salvare persone di tutto il mondo.

Al momento della sua morte, nel 1966, un commentatore affermò: “Se la Chiesa cattolica non la canonizza la faranno santa i protestanti”.

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