Solo il rispetto genera comprensione e tolleranza.

Netflix ha di recente pubblicato sulla sua piattaforma streaming un film molto polemico. Il film- satira in questione si chiama “A Primeira Tentacao de Cristo” (La prima tentazione di Cristo) e presenta Gesù come un omosessuale e la Madonna come una prostituta.

Il film, ovviamente, ha generato una valanga di polemiche tra cristiani e non, che hanno voluto indire una campagna online di protesta affinché il film venga ritirato dal catalogo. 

Gesù omosessuale e la Madonna prostituta

Il film non solo presenta un Gesù omosessuale alla ricerca di avventure sessuali omoerotiche, ma ritratta la Madonna come una prostituta e gli apostoli come un gruppo di alcolisti anonimi. Robe da matti!

Ovviamente l’indignazione dei fedeli è stata vulcanica. Sono state lanciate due campagne su Change.org e su CitizenGO che dopo una settimana hanno già superato il milione di firme. 

Questa tipologia di produzione “sono sempre state blasfeme e utilizzano la libertà di espressione come una tattica per attaccare, criticare e de-sensibilizzare il pubblico sulla blasfemia e sul burlarsi della fede (ovviamente, non si sono mai azzardati a fare lo stesso con l’islam e con i musulmani)”, si legge nella descrizione della campagna lanciata da CitizenGO.

La piattaforma ha inoltre dichiarato che questa produzione è “assolutamente inaccettabile”, perché “nessuno può avere il diritto a offendere e attaccare la fede di miliardi di persone in tutto il mondo”. 

“Questa tipologia di produzione ‘artistica’ porta ad una ovvia conseguenza: la desensibiliazzazione delle persone e a facilitare l’ascesa di una persecuzione ancora più contundente contro i cristiani”, si legge alla fine.

La reazione di un vescovo brasiliano

Le reazioni dei vescovi non si sono fatte attendere. Come quella del vescovo di Palmares, in Brasile, Mons. da Costa. In un comunicato, il vescovo ha chiesto ai suoi fedeli di cancellare il proprio abbonamento a Netflix “come un regalo per Nostro Signore”.

Il Prelato ha poi dichiarato: Netflix sta prendendo a schiaffi tutti noi cristiani; sta sputando sui nostri volti, sbeffeggiando la nostra fede”. Il vescovo, anche lui abbonato alla piattaforma di film e serie tv in streaming, ha deciso di disiscriversi. “Dovevo farlo! Era il minimo che potessi fare! Mi sono cancellato dall’abbonamento e sono felice, contento, come se avessi reso omaggio a qualcuno a cui voglio molto bene!”, ha detto.

La riflessione

Verso quale direzione va una società che non rispetta la religione e la sensibilità delle persone? Come possiamo costruire uno spazio di tolleranza e rispetto in questo modo? Netflix ha il diritto morale di prendere in giro migliaia e migliaia di credenti in tutto il mondo solo per intrattenere i suoi abbonati? 

Non si deve mai permettere in una società che si manchi di rispetto ai legittimi valori e sentimenti religiosi o morali delle persone, indipendentemente dalla religione a cui essi appartengono. Solo il rispetto genera comprensione e tolleranza.

Per ora Netflix non si è pronunciato su questo tema. Aspettiamo una risposta. 

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