Perché “la Messa non può essere Bella o Brutta”? Padre Wellington José de Castro, dell’Arcidiocesi di Campo Grande in Brasile, ha offerto una risposta attraverso un post sul suo profilo Facebook!

Perché “la Messa non può essere Bella o Brutta”

“‘Padre, che bella Messa oggi!!’. Questa frase mi dà fastidio, lo confesso. Può essere stata l’esternazione di un semplice romanticismo, o che un prete mi è piaciuto più degli altri, o che (la Messa) ha valore solo se le persone si sono sentite ‘toccate’, oppure se sono stato d’accordo con la predica del sacerdote, se mi sono piaciuti i canti, o la voce della persona che ha cantato; se le decorazioni sono state di mio gradimento, se la casula (spero che la usino ancora!) era particolarmente bella…

Certamente, non oso nemmeno dissentire dal fatto che in molte celebrazioni ci si possa sentire a disagio se il suono non è buono, se il banco non è comodo, se il lettore ha proclamato male le letture, se il celebrante ha fatto una lunga, faticosa, ideologica omelia politicizzata, ecc. È vero! Ma non dimentichiamo che il protagonista della Sacra Liturgia è Gesù, che offre al Padre il dono prezioso di Sé.

Non è la comunità che è al centro della Messa; l’azione principale non è compiuta né dal sacerdote né dall’assemblea, ma da Gesù Cristo. Per partecipare attivamente alla Santa Messa, i fedeli devono essere motivati ​​a scrutare ciò che accade all’altare, e non ad inventare mille cose diverse che finiscono per deviare il centro dell’intera azione liturgica della Croce. E anche i ministri ordinati devono seguire, con amore, zelo e obbedienza, le norme liturgiche.

La Messa non è brutta o bella, è il rinnovamento dell’unico e perfetto Sacrificio redentore. E questo per noi deve essere abbastanza! Sempre!”.

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Approfondimento:

Facebook PadreWellington José de Castro (Fonte)

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