Sai qual è il Film Preferito del Papa?? Francesco ha parlato del suo rapporto con il cinema nell’intervista di Mons. Dario Viganò. La risposta è nel libro: “Lo sguardo: porta del cuore. Il neorealismo tra memoria e attualità”.

Papa Francesco e il Cinema

“Devo la mia cultura cinematografica soprattutto ai miei genitori. Quando ero bambino, frequentavo spesso il cinema di quartiere, dove si proiettavano anche tre film di seguito. Fa parte dei ricordi belli della mia infanzia: i miei genitori mi hanno insegnato a godere dell’arte, nelle sue varie forme”, ha affermato il Pontefice nella prefazione-intervista pubblicata da Vatican News.

“Tra i film che i miei vollero assolutamente che noi conoscessimo c’erano proprio quelli del neorealismo. Tra i dieci e i dodici anni credo di aver visto tutti i film con Anna Magnani e Aldo Fabrizi, tra cui Roma città aperta di Roberto Rossellini che ho amato molto. Per noi bambini in Argentina, quei film sono stati molto importanti, perché ci hanno fatto capire in profondità la grande tragedia della guerra mondiale” ha specificato il Papa.

“La strada di Fellini è il film che forse ho amato di più”

“La strada di Fellini è il film che forse ho amato di più. M’identifico molto in quel film, in cui troviamo un implicito riferimento a San Francesco, Fellini ha saputo donare una luce inedita allo sguardo sugli ultimi”.

“Il cinema è stato ed è un grande strumento di aggregazione. Soprattutto nel dopoguerra italiano ha contribuito in maniera eccezionale a ricostruire il tessuto sociale con tanti momenti aggregativi. Quante piazze, quante sale, quanti oratori, animati da persone che, nella visione del film, trasferivano speranze e attese. E da lì ripartivano, con un sospiro di sollievo, nelle ansie e difficoltà quotidiane. (…) Anche oggi, guardando oltre le difficoltà del momento, il cinema può mantenere questa capacità di aggregare o, meglio, di costruire comunità” ha concluso il Papa.

Qual è il Film Preferito del Papa?

Approfondimento:

Acistampa (Fonte)

Francesco “un film per tutti noi e che parla di tutti noi”

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