Forse non tutti sanno che lo Stato della Città del Vaticano possiede ancora dei territori aldifuori delle mura Vaticane: vediamo quali.

Il Laterano

La storia pontificia del Laterano inizia nell’ottobre del 313, quando il palazzo detto allora domus Faustae ospitò un concilio romano che condannò la dottrina di Donato, uno dei tanti puritani evangelici del passato. 

Si trattava della casa dell’Imperatrice Fausta della famiglia dei Laterani, figlia di Massenzio e seconda moglie di Costantino.

Il Papa Milziade probabilmente vi andò ad abitare subito dopo l’editto di Milano insieme alla sua Curia e in pratica questa fu la prima dimora solenne del vescovo di Roma, destinata a diventare per tutto il Medioevo la sede dei romani pontefici. 

La basilica fu dedicata ai SS. Giovanni Battista ed evangelista, danneggiata da un terremoto nell’896 e riedificata da Sergio III.

La Basilica aveva il suo Battistero e intorno sorsero edifici amministrativi, monasteri, ospedali, ostelli e locande per pellegrini, insomma, una autentica cittadella per il fatto di essere la sede ufficiale dei pontefici. 

San Giovanni, essendo la cattedrale di Roma, ospitava l’elezione del papa con una speciale cerimonia, ben distinta dall’incoronazione, che invece si svolgeva a San Pietro. 

Un incendio ne distrusse gran parte così da costringere la corte papale e il Papa stesso a trasferirsi in Vaticano.

Le altre Basiliche Patriarcali

San Paolo, Santa Maria Maggiore e San Lorenzo fuori le mura, diversamente dalla basilica lateranense, sono sempre rimaste ai margini del prestigio di San Pietro. 

Tuttavia ebbero i loro momenti di prestigio perché, insieme a San Pietro, San Giovanni, e alle altre basilica costantiniane di Santa Croce in Gerusalemme e San Sebastiano costituivano il gruppo delle “sette chiese” che sono state meta di pellegrinaggi.

Però solo San Paolo e Santa Maria Maggiore godono della “extraterritorialità”.

San Paolo vantò una notorietà pari o leggermente inferiore a quella di San Pietro da quando la matrona Lucina raccoglie sulla via Ostiense il corpo decapitato dell’apostolo delle genti. Del corpo di San Paolo, però, com’è noto, qui ne sarebbe sepolta soltanto una parte, considerando che la testa è a San Giovanni e altre parti, secondo le peripezie, si trovano un pò ovunque. 

Il labirinto delle Catacombe

Il 6 Gennaio del 1852 Pio IX istituì infatti una commissione “ per custodire i sacri cementieri antichi, per curarne preventivamente la conservazione, le ulteriori esplorazioni, le investigazioni, lo studio, per tutelare inoltre le più vetuste memorie dei primi secoli cristiani, i monumenti insigni, le basiliche venerande, in Roma, nel suburbio e suolo romano e anche nelle altre diocesi…”

Le catacombe di San Callisto sono uno dei complessi funerari più grandi della città con circa 500 mila sepolture. Un cimitero ecclesiastico dove poveri e ricchi erano uniti nel “riposo eterno”. Cubicoli e cappelle si alternano a lunghi corridoi. Uno di questo è delicatamente decorato con una immagine di Orfeo, immagine pagana che per i Padri della Chiesa era diventato simbolo di Cristo.

Palazzo della Cancelleria

Splendida opera di Antonio da Montecavallo e, secondo alcuni, del Bramante, al quale dovrebbe risalire almeno la realizzazione del cortile si trova in pieno centro storico, tra Piazza Navona e Campo dè Fiori.

Qui il cardinale Colonna firmò la resa a Carlo V, con le note conseguenze del sacco di Roma, durante il quale il palazzo fu bruciato e andò perduto l’archivio.

Il Palazzo della Cancelleria è diventata sede dei tribunali Vaticani, attualmente vi sono infatti gli uffici della Penitenzieria Apostolica, la Sacra Rota, famosa per le cause relative agli annulamenti matrimoniali e la Segnatura Apostolica, funzionante come tribunale supremo, una sorta di Corte di Cassazione e Consiglio di Stato. 

Sant’Uffizio

Storico palazzo che oggi ospita la Congregazione per la Dottrina della Fede. L’edificio deriva da Palazzo Pucci, costruito dopo il 1514 tra la chiesa del Cimitero Teutonico e la caserma dei Cavalleggeri. Fu la sede storica dell’Inquisizione.

Propaganda Fide

Il Palazzo di Propaganda Fide nacque da una decisione di Urbano VIII che lo commissionò al Bernini, al quale Innocenzo X preferì poi il Borromini, tra i due artisti fu subito odio viscerale. Borromini si divertì a sbeffeggiare il collega ornando le finestre del palazzo che davano proprio di fronte al palazzetto dove il Bernini abitava, con due grosse orecchie d’asino. 

Il Palazzo ha da sempre ospitato la Congregazione della Propaganda Fide per le missioni nelle Indie orientali e occidentali, per gli italo-greci e gli aggira ecclesiastici nei territori protestanti d’Europa. 

La Congregazione in pratica dirige e coordina la vasta attività missionaria della Chiesa nel mondo, esercitando i poteri di tutti gli altri dicasteri della Santa Sede, ad ecezione di quanto riguarda la dottrina della fede. 

Palazzo San Callisto

Storico palazzo situato tra l’omonima piazza e quella di Santa Maria in Trastevere, è un palazzo che evoca l’antichissimo titolo di San Callisto; l’edificio del Seicento sarebbe stato realizzato proprio sulla casa romana dove il papa fu sorpreso in preghiera dai pagani romani a caccia di cristiani all’epoca di Settimio Severo. A quanto si tramanda egli subì il martirio venendo scaraventato direttamente da una finestra in un pozzo ancora oggi conservato nel giardino dell’ex convento annesso alla chiesa. 

A fianco è poi sorto il grande palazzo delle Congregazioni, opera imponente dell’architetto Momo. L’insieme di questi edifici ha creato una sorta di isola vaticana nel cuore di Trastevere. Qui hanno trovato casa alcuni dicasteri che si focalizzano sulle problematiche sociali: Laici, Famiglia e Vita, Sviluppo Umano Integrale, Caritas Internationalis, la Sezione Migranti e Rifugiati, Aiuto alla Chiesa che Soffre, ecc.

Palazzo Sant’Apollinare

Il palazzo Sant’Apollinare, sulla piazza affianco alla chiesa omonimo, ha una storia più breve. Resta comunque un simbolo della cultura ecclesiastica romana, perché fu la sede della Pontificia Università Lateranense dal 1824, ma anche del Collegio Germanico-Ungarico fin dal 1798. Il palazzo ospitava anche il Circolo San Pietro, il sodalizio noto soprattutto per l’opera delle cucina economiche che distribuiscono pasti presso i punti mensa di Via della Lungaretta e via San Giovanni in Laterano.

Oggi viene gestito dall’Opus Dei che ne ha eretto la Pontificia Università della Santa Croce. 

Palazzo dei Convertendi

Detto anche il Palazzo della Congregazione per le Chiese Orientali. In realtà, questo palazzo si trovava in origine a Piazza Scossacavalli e nel quale morì Raffaello. Opera del Bramante, fu sacrificato per ospitare il Palazzo attuale, chiamato sempre con il vetusto nome. 

Pontificio Collegio Urbano

Detto “De Propaganda Fide”, fu fondato da Urbano VIII nel 1627 per i giovai chierici in terra di missione, che ebbe un edificio proprio sul Gianicolo per volere di Pio XI; così il Pontificio Ateneo Angelicum, erede dell’antico collegio di San Tommaso fondato nel 1577, è stato trasferito nell’antico rinnovato convento presso la chiesa di SS: Domenico e Sisto.

Pontificia Università Gregoriana

Tra le più antiche e prestigiose università romane, la Gregoriana fu da sempre affidata ai Gesuiti. Le sue origini risalgono al 1551, quando Sant’Ignazio di Loyola, con il denaro ricevuto da Francesco Borgia, duca di Gandia, prese in affitto una modesta casa ai piedi del Campidoglio dando inizio al Collegio Romano. Fu Gregorio XIII a interessarsi all’iniziativa di Ignazio e, vedendone i buoni frutti, dovesse avere una sede più adeguata. Sorse così la sede detta appunto del Collegio Romano sulla piazza omonima. 

Dopo Porta Pia l’università si spostò nel Palazzo Borromeo sulla via del Seminario, ove restò fino al 1929; con il Concordato ha trovato una sede definitiva a Piazza della Pillotta nel possente edificio ad opra di Giulio Barluzzi. 

Castel Gandolfo

Sul dolce pendio di un antico vulcano, a nord del lago di Albano, Castel Gandolfo è dai primi del Seicento la residenza estiva dei Papi.

Il primo fu Urbano VIII, Papa Barberini. Carlo Maderno fu incaricato di costruire una residenza papale. Qui vi lavorò dal 1624 al 1629; si dovette attendere Alessandro VII per completare il palazzo apostolico sul lago e fu scomodato anche il Bernini per la fontana e la Chiesa di San Tommaso. 

A Castel Gandolfo arriva; anche la Specola. in Vaticano non poteva più starci, perché l’illuminazione di Roma non assicuravano una visione ideale all’osservatorio. Fu inaugurata il 19 settembre del 1935, con l’annessione di un laboratorio di astrofisica e l’erezione di un’altra torre, detta di Pio XII.

Castel Gandolfo fu un luogo di villeggiatura ma fu anche il posto in cui morirono ben due papi della storia recente: Pio XII e Paolo VI. 

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