Uno dei sistemi più utilizzati dagli scienziati per misurare un terremoto è la scala Mercalli, che prende il nome da un sacerdote cattolico italiano: Giuseppe Mercalli.

Mercalli nacque nel 1850 a Milano, in una famiglia di commercianti. In gioventù, sentì la chiamata alla vita consacrata ed entrò nel seminario di Monza. Si trasferì poi a quello di Milano e fu ordinato sacerdote all’età di 21 anni.

Il giovane presbitero sentì una predilezione per l’indagine sui fenomeni che colpiscono la superficie della terra, così decise di studiare scienze naturali, laureandosi nel 1874. Fu discepolo dell’abate Antonio Stoppani, illustre scienziato e geologo, che scrisse il notissimo, al tempo, Corso di geologia (in 3 volumi) e che fu perfino il primo presidente del Club Alpino Italiano.

Padre Mercalli ha insegnato scienze al seminario di Monza e poi ha studiato geologia e mineralogia all’Università di Catania.

Nel 1892, si trasferì nel sud Italia per fare il professore all’Università di Napoli. Studiò il Vesuvio e l’attività sismica registrata nell’area. Un anno dopo ci fu un terremoto sull’isola di Ischia e il sacerdote andò sul posto per studiarne gli effetti.

La Pontificia Accademia dei Lincei, che nel 1936 sarebbe diventata la Pontificia Accademia delle Scienze, lo mandò in Andalusia, in Spagna, per indagare sui terremoti verificatisi nella regione alla fine del XIX secolo.

Il suo studio sui terremoti lo portò a creare nel 1902 il sistema di misurazione che in seguito sarebbe stato conosciuto come la scala Mercalli, utilizzato per misurare l’intensità dei terremoti in base al danno materiale. Cinque anni dopo, pubblicò un libro intitolato “I vulcani della terra”.

A causa dell’impatto scientifico dei suoi studi sui vulcani, fu nominato nel 1911 direttore dell’Osservatorio Vesuviano di Napoli, posizione che mantenne fino alla sua morte.

Nelle sue varie opere scientifiche ha più volte dimostrato che la scienza non si oppone alla fede ma è un’opportunità per studiare la creazione di Dio.

Padre Mercalli morì nel 1914 in un incendio nella sua casa di Napoli. Sebbene le cause non siano chiare, l’ipotesi più accettata dagli storici è che una lampada a paraffina sia caduta mentre conducevano un esperimento. Altri affermano sia stato ucciso.

La scala Mercalli

Per eseguire questa scala, P. Mercalli si è basato sul sistema di misurazione del terremoto di dieci gradi sviluppato da Michele Stefano Conte de Rossi e François-Alphonse Forel.

I dodici gradi della scala Mercalli sono rappresentati in numeri romani. Misurano l’intensità del terremoto attraverso il movimento che le persone percepiscono e il danno materiale. La classificazione spazia da “molto debole”: quasi impercettibile; fino a “catastrofico”: ovvero distruzione totale con pochi sopravvissuti.

Questo sistema di misurazione è stato migliorato anni dopo dal sismologo americano Charles Richter, autore della scala che misura l’entità del terremoto dall’energia rilasciata.

Meno nota la Sindrome Mercalli ovvero l’insieme di quei sintomi che colpiscono gli animali poco prima dello scoppio dei terremoti, sintomi documentati che danno luogo a nausee, vomito, malessere, etc.

Padre Mercalli può essere considerato il padre della Sismologia moderna e della vulcanologia scientifica. 

Tra fede e scienza non c’è nessuna opposizione. L’uomo è chiamato a scoprire razionalmente la natura della Creazione e a riconoscerne il Creatore. 

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