Un team di studiosi ha di recente svelato al mondo quella che potrebbe essere l’unica scultura elaborata da Leonardo Da Vinci. Si tratta della Madonna ridente con il Bambino Gesù in terracotta. 

E’ straordinario che l’unica opera tridimensionale attribuita scientificamente al genio italiano possa essere una Madonna. Infatti, fino ad ora non erano state identificate scientificamente sculture appartenenti alla mano di Leonardo. 

La statua in terracotta, esposta a Palazzo Strozzi a Firenze, e custodita originalmente nel Victoria and Albert Museum di Londra pare sia stata elaborata nel 1472, quando Leonardo era appena diciannovenne e allievo a quel tempo del suo maestro Andrea Verrocchio. 

Ad affermarlo è anche Francesco Caglioti, che insegna presso l’Università di Napoli Federico II, ed è ben noto per essere uno dei massimi esperti del Rinascimento per la sua impareggiabile conoscenza della scultura del XIV secolo: un prodigio della storia dell’arte che ha fatto un catalogo del Louvre quando aveva otto anni.

Le sue affermazioni si concentrano su due dettagli cruciali. In primo luogo, i voluminosi, complicati drappeggi che scorrono sulle gambe della Madonna sono simili ai disegni dei tendaggi che Leonardo stava facendo in quel momento. Questi disegni, esposti nello mostra presso Palazzo Strozzi, sono studi quasi ossessivi di pieghe astratte e recessi oscuri. Caglioti e Bambach, altre grande esperta proveniente dal Metropolitan Museum di New York, credono di poter vedere le stesse qualità nella scultura.

Secondo, c’è il volto del piccolo Cristo e la sua posa realistica. Sembra vivo, infatti. La stessa attenzione al comportamento reale dei bambini piccoli può essere vista nei disegni di Leonardo. Tuttavia, ritrarre un Cristo ridente che per il XV secolo non era solo raro da vedersi, ma praticamente blasfemo.

“Questa strabiliante Madonna non ha riscontri diretti e persuasivi con nessun’altra scultura del Rinascimento fiorentino, mentre ne ha moltissimi con i disegni e i dipinti di Leonardo, soprattutto giovanili, ma anche maturi”, spiega Francesco Caglioti.

“Il suo stile originalissimo, la qualità svettante dell’invenzione e la fresca maestria dell’esecuzione, così combinati insieme, impediscono di rintracciare altre opere della stessa mano, malgrado che l’ambiente figurativo nel quale un simile exploit fu possibile sia ben individuabile pur nella sua complessità, sofisticata oltre misura – sottolinea Caglioti – Ritengo che questa Madonna non solo spetti al giovane Leonardo da Vinci entro la bottega di Verrocchio ma sia anche l’unico lavoro in rilievo che al momento dopo circa due secoli di ricerche accanite e perfino disperate in mille direzioni per Leonardo scultore, si possa serenamente riconsegnare ‘in toto’ alla sua autografia”.

Restando a lungo nella bottega di Verrocchio, Leonardo dovette impararvi a modellare benissimo l’argilla, come ricorda Giorgio Vasari: “nella sua giovanezza di terra alcune teste di femine che ridono, e parimente teste di putti che parevano usciti di mano d’un maestro”.

L’attribuzione a Leonardo non è comunque pacifica, e il mondo accademico registra alcuni studiosi scettici. Il Victor and Albert Museum intende valutare l’ipotesi attributiva di Caglioti al ritorno dell’opera a Londra prima eventualmente di cambierà la sua attribuzione già nella didascalia con cui è esposta.

Ecco l’immagine della Madonna ridente completa:

La Vergine col Bambino ridente, che si dice sia l’unica scultura esistente di Leonardo da Vinci.
Fotografia: Victoria & Albert Museum, Londra

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