"Non vi sforzate di vincere le vostre tentazioni perché questo sforzo le fortificherebbe, disprezzatele e non vi ci trattenete sopra" - San Padre Pio

In un episodio di "The Catholic Gentleman", John Heinen, Sam Guzman e Devin Schadt parlano della differenza tra tentazione e peccato e offrono alcuni consigli su come affrontare queste sfide spirituali!

Tentazione vs Peccato?

La tentazione, che tutti sperimentiamo, in realtà non è il peccato in sé, è piuttosto l'invito a peccare! Bisogna quindi riconoscere ciò come un'opportunità per rafforzare la nostra determinazione spirituale senza condannarsi per essersi sentiti tentati.

Secondo Schadt, questo può aiutare a cambiare la propria mentalità, passando da un inutile senso di colpa per semplici pensieri o sentimenti ad una crescita. "La tentazione può formarci e, se ci appoggiamo a Dio, può davvero rafforzarci", ha affermato Schadt.

Emozioni ed errori sono vie d'accesso a Dio!

"Emozioni come rabbia o tristezza non sono peccato. Il peccato risiede nella volontà. È quello che si fa con le emozioni che conta", ha sottolineato Guzman. Affrontando le nostre emozioni in modo costruttivo, possiamo usarle per fare scelte sagge, lontane dalla tentazione, e vicine a Dio.

"Non vergognatevi e non attaccate le vostre emozioni", ha suggerito Guzman. "Sono come la spia del motore sul cruscotto. Puoi arrabbiarti con la spia oppure pensare: 'Cosa sta cercando di dirmi?'".

Il potere di riconoscere la debolezza

La vulnerabilità e l'onestà ci permettono di confidare nella misericordia di Dio per superare il peccato. Quando ci sentiamo tentati, ammettere le nostre debolezze è un passo importante verso la grazia. "La confessione è fondamentale. Basta riconoscere la propria debolezza e Dio sarà davvero misericordioso", ha confidato Schadt.

Ecco il Video della Puntata qui sotto 👇

“Disprezzate le vostre tentazioni e non vi ci trattenete sopra" - San Padre Pio

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