Il nostro matrimonio sarà lo specchio nel quale i nostri figli si vedranno riflessi nel futuro. Il modo in cui dimostriamo il nostro affetto o di come affrontiamo una crisi gli servirà da esempio nel caso arrivasse quel momento, non soltanto nell’affrontare le relazioni di coppia, ma anche nel professare amore verso gli altri.

Come genitori vorremmo con tutto il cuore che, quando i nostri figli scoprono la loro vocazione, abbiano la formazione, la maturità e le virtù necessarie per donarsi ad essa e siano capaci di perseverare con amore anche nei momenti di crisi: senza gettare la spugna e sviarsi.

Come riuscirci? Essenzialmente attraverso il nostro esempio, che si manifesta nelle piccole e grandi cose di ogni giorno, perché è lì dove possiamo dare l’esempio credibile ed esaltante del nostro amore. A volte non diamo sufficiente importanza all’esempio, forse perché pensiamo che i grandi discorsi non abbiano effetto, o perché non ci sentiamo capaci di porci come esempio, oppure perché non ci rendiamo conto fino a che punto condiziona le persone attorno a noi. Ma, se riflettiamo in profondità, ci renderemo conto che tutte le grandi decisioni prese nella nostra vita sono state compiute anche grazie alle persone che ci sono state a fianco, e che ci hanno indicato quale cammino intraprendere. Il cuore molto spesso è il responsabile delle nostre decisioni. Il cuore, in senso biblico, è il luogo dove si posano le emozioni, la volontà e la coscienza. E queste vengono attivate soltanto se interpretate dal cuore. La vera comunicazione tra persone, quella più profonda, non avviene attraverso le parole, ma da cuore a cuore. Per questo motivo un cuore bello, buono e fedele alla verità ha la capacità di attrarre misteriosamente a sè altri cuori. Per questo motivo l’esempio è vitale.

Quindi, diamoci da fare! Amare non è semplice, ma abbiamo tutta la vita per imparare e non c’è miglior ricetta magica se non quella di vivere amando le persone che ci circondano. E quando si parla di un progetto così grande come il matrimonio, imparare richiede fede, formazione, sforzo e costanza.

I nostri figli sono come dei nastri vergini, ci vedono tutti i giorni, quando sorridiamo, quando siamo arrabbiati, quando discutiamo tra di noi e quando siamo felici insieme. E, visto che fin da piccoli imparano osservando e imitandoci, rimangono con alcuni dettagli impressi: come gli sguardi, i modi di parlare, di comunicare, di esprimere il nostro affetto, ecc. E, inevitabilmente, quello che noi facciamo oggi sarà quello che loro faranno in futuro.

I nostri figli possono vedere e sapere quando stiamo attraversando un momento difficile ma, soprattutto, quello che devono vedere è che, nonostante tutto, ci vogliamo bene. Questo è ciò che gli trasmetterà tranquillità, stabilità e sicurezza.

Dobbiamo sapere che i nostri figli sono esposti costantemente ad esempi di matrimonio tossici, o addirittura a forme di convivenze ben lontane dal vero matrimonio. Come lottare contro queste influenze negative? La risposta è più semplice di quello che sembra: nell’esempio. Perché è proprio lì dove possono vedere due cuori comunicare, due cuori che trasmettono verità, bontà e bellezza dell’autentico amore.

La prova di fuoco per vedere i frutti di questo esempio che vogliamo offrire ai nostri figli consiste, in un primo momento, nell’osservare come vivono i loro rapporti familiari: con noi, con i loro fratelli e con le persone che gli stanno accanto. Poi, in un secondo momento, osservare come si comportano con i loro compagni di scuola, con le maestre, amici, ecc. E, in un terzo momento nelle scelte di vita che faranno.

Nel fidanzamento, ad esempio, sarà il momento in cui sperimenteranno in prima persona quello che avranno vissuto attraverso il nostro esempio di coppia, dal giorno che sono venuti al mondo. Si renderanno conto che il matrimonio non si basa soltanto sui sentimenti, ma che è un Sacramento, e perciò richiede di porre Dio al centro della nostra relazione, e che non basta amare ma soprattutto “Voler Amare” e -ancora più importante- saper amare nei momenti più difficili. E così, un giorno dopo l’altro, ci vedranno nei momenti più belli, divertendosi e rendendo grazie, e in quelli brutti, lottando con pazienza e con fiducia, sapendo chiedere scusa se ci dovesse esserne il bisogno.

I figli imparano molto dalla lotta dei propri genitori. Imparano che discutere è buono, e che a volte ci possono essere discussioni più forti, e che quando ciò accade, chiedere scusa è imprescindibile. Così impareranno a capire cosa significa -e quanto ci costa- chiedere scusa. Imparano ad amare dando il cento per cento di loro stessi. Se ci vedono che parliamo, discutiamo e lottiamo per trovare delle soluzioni, state certi che anche loro lo faranno. E non vedranno le crisi come un tunnel senza uscita, ma come un’opportunità per crescere nell’amore.

Ricordiamoci di non nascondere le crisi o di fare come se non esistano. Perché allora i nostri figli non le riconosceranno come qualcosa che fa parte della condizione umana e relazionale, perché se fosse così, nel momento in cui dovranno affrontarla, cercheranno di fuggire o cadranno in depressione.

Vale la pena di parlare ai nostri figli del matrimonio, spiegandogli con molta tranquillità, affetto e in base all’età, la sua bellezza immensa, la sua verità, il bene che comporta, che fa sì che valga la pena lottare senza sosta per superate quelle crisi che, senza dubbio, prima o poi arriveranno.

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