Un noto attore di film hard per gay ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle e entrare a far parte del noto movimento anti-pornografia “Fight the New Drug”, che aiuta le persone cadute nella dipendenza dalla pornografia ad uscirne fuori.

Markie More, ha rivelato lo scorso 20 maggio di essere passato ufficialmente a far parte del movimento Fight the New Drug, un noto movimento fondato negli Stati Uniti che offre servizi di informazione ed educazione per affrontare una delle più grandi e taciute dipendenze: la pornografia online

Lo fa con un Twitter in cui dichiara: “Ho deciso ufficialmente di uscire dall’industria per adulti. Se ti stai chiedendo il motivo è perché non posso più promuovere comportamenti lussuriosi e devianti. La lussuria è un mostro e più lo si nutre, più diventa affamato “.

Recenti studi

Le conseguenze del porno sono devastanti. Alcuni recenti studi dell’Università di Cambridge e del Max Planck Insitute di Berlino hanno dimostrato come il consumo di materiale pornografico incida sullo sviluppo del tessuto neuronale del cervello e di come il porno abbia gli stessi effetti devastanti del consumo di droga

Pertanto, coloro che consumano pornografia sentono un forte desiderio di guardare video con immagini esplicite di sesso, ma paradossalmente non aumenta il loro desiderio sessuale. Qualcosa di simile accade con alcuni tossicodipendenti: vanno alla ricerca della droga più per desiderio che per piacere, in base a quanto dimostrato dai ricercatori dell’Università di Cambridge.

“Ho visto il porno distruggere tante persone, amicizie, relazioni, famiglie, ecc. Fa più danni che altro!” ha espresso Markie More, in un tweet del 18 maggio scorso.

Cosa succede in Italia?

In un recente studio del Censis sulle abitudini sessuali degli italiani basato su un campione di 1.860 persone tra i 18 e i 40 anni, sondato dal primo al 15 marzo 2019 con metodologia Cawi, spiccano due dati molto gravi: la prima è il radicamento della pornografia sia nelle singole persone sia nelle coppie, dove il sesso viene essenzialmente concepito come mera pratica ginnica dove l’amore invece arriva solo dopo. Come dire, se c’è amore bene, e se non c’è fa lo stesso. Un secondo aspetto su cui non si può non riflettere è quello dell’aumento degli italiani sessualmente «inattivi», categoria nella quale oggi pare rientrino 1,6 milioni di persone, pari al 10% della popolazione italiana.

In sintesi, la diffusione della pornografia online sta portando a un ripudio del sesso stesso e delle relazioni “una e per sempre”. Vi consigliamo vivamente di fare un giro sulla pagina di Fight the New Drug per informarsi bene su quali siano le conseguenze della pornografia sui nostri cervelli e le nostre relazioni.

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