I Vangeli ci danno pochissime informazioni su questo straordinario Santo. Vuoi saperne di più? Una Suora rivela la Storia della Morte di San Giuseppe!
Grazie alle rivelazioni private di Suor Maria di Gesù di Ágreda, raccolte in Mistica Città di Dio, possiamo ricostruire alcuni momenti della vita di San Giuseppe. Come tutte le rivelazioni private, nessun cattolico è obbligato a crederci, ma possono aiutarci a vivere più pienamente la nostra fede.
La richiesta della Vergine a Gesù per Giuseppe
San Giuseppe ha vissuto nel dolore e nella malattia per otto anni. Quando la Vergine Maria ha capito che si stava avvicinando l’ora del marito, è andata in cerca di Gesù e gli ha detto:
“Signore e Dio Altissimo, Figlio dell’eterno Padre e Salvatore del mondo (…) ti prego, per le tue antiche misericordie e infinita bontà, che il braccio potente di tua maestà lo assista in quest’ora, affinché la sua morte può essere prezioso ai tuoi occhi come la giustizia della sua vita fosse così piacevole”.
Quindi su ordine di Gesù: “i santi angeli eseguivano, tre volte al giorno, per il fortunato infermo una celeste musica, invocando benedizioni su di lui ed innalzando cantici di lode all’Altissimo”.
L’Estasi del Santo Sposo
Il giorno prima della Sua morte, San Giuseppe ha avuto un’estasi di ventiquattro ore.
“In questo grandioso rapimento vide chiaramente la divina essenza: in essa gli fu manifestato senza ombre né misteri ciò che per fede aveva creduto riguardo all’incomprensibile Divinità, come pure il mistero dell’incarnazione, della redenzione umana, della Chiesa militante e di tutti i sacramenti che ad essa appartengono”.
Suora rivela la Storia della Morte di San Giuseppe
In seguito la Vergine, umilmente, si è posta in ginocchio e ha chiesto al marito la Sua benedizione. Lui le ha detto: “Benedetta siete fra tutte le donne, ed eletta fra tutte le creature. Vi lodino gli angeli e gli uomini: tutte le generazioni conoscano, magnifichino ed esaltino la vostra dignità”.
Infine San Giuseppe si è rivolto a Gesù cercando di inginocchiarsi con profonda riverenza. Nostro Signore però lo ha preso tra le sue braccia per sorreggerlo. In quel momento il Santo ha affermato: “Signore mio e Dio altissimo, figlio dell’eterno Padre, creatore e redentore del mondo, date la vostra eterna benedizione al vostro schiavo, alla creatura delle vostre mani. Perdonate, o Re pietosissimo, le colpe che indegnamente ho commesso nel servirvi e nello stare in vostra compagnia. Io vi confesso, vi magnifico ed esalto e con cuore umile vi rendo eternamente grazie per avermi eletto fra tutti gli uomini, per vostra ineffabile benignità, come sposo della vostra vera Madre. La vostra grandezza e la vostra stessa gloria siano il mio ringraziamento per tutta l’eternità”.
Gesù quindi gli ha impartito la benedizione e con grande amore gli ha detto: “Padre mio, riposate in pace e nella grazia mia e del mio Padre celeste. Ai miei profeti e santi che vi attendono nel limbo darete il lieto annunzio che già si avvicina la loro redenzione”. San Giuseppe è morto tra le sue braccia.
Approfondimento:
Church Pop (Fonte)