Si ritiene che il primo whisky della storia sia stato elaborato da un monaco, Frate John Cor.

Il whisky è patrimonio scozzese sin da quando i metodi di vinificazione si diffusero nella stragrande maggioranza dei monasteri europei.

Non potendo accedere all’uva, i monaci iniziarono a produrre una prima forma di alcohol popolare che deriva dalla poltiglia di grano.

La bevanda alcolica venne presto ribattezzata acqua della vita, proveniente dal gaelico uisge beatha.

Ed è qui che entra in scena il nostro frate. Nel 1494 i registri locali parlano di un tal Frate, John Cor, dell’Abbazia di Londores a Fife che ricevette l’incarico dal re Giacomo IV Acquae Vitae.

“A Fra John Cor, per ordine del re, per fabbricare aqua vitae VIII capsule di malto.”

Exchequer Rolls 1494–95, Vol x, p. 487

All’epoca c’era poca differenza tra le cose sane per il corpo e quelle che facevano sentire bene il corpo stesso, e quindi si pensava che fosse un bene per la salute bere Aqua Vitae.

Dopo la pizza a domicilio, il cappuccino e l’addomesticamento dei polli ecco un’altra grande invenzione che ha a che fare con il cattolicesimo: lo scotch whisky!

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